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I Docenti di Arti applicate in esubero chiedono tutele al Governo

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I Docenti di Arti applicate in esubero chiedono tutele al Governo La trasformazione degli Istituti d’Arte, spesso di antica fondazione, in Licei d’arte e la conseguente riduzione delle attività didattiche dei laboratori, ne ha modificato fortemente l’impianto didattico e l’offerta formativa, fondata ora più sul sapere che sul saper fare. La conseguenza che si viene configurando è il venir meno di opportunità formative per i giovani, quando non il loro sradicamento dalle realtà produttive dei territori, mentre si assiste all’esubero dei docenti delle discipline e dei laboratori artistici.

Si viene configurando per gli allievi un deficit formativo palpabile nello specifico delle discipline artistiche che mostra la sua gravità se si mettono a confronto i piani orari del vecchio e del nuovo ordinamento*1.

Inoltre l’antico legame che univa gli Istituti Statali d’Arte alle tradizioni artigianali locali e segnava l’identità storica e culturale dei territori, incardinandosi nell’uso e nelle tecniche di lavorazione delle materie prime, si va perdendo senza possibilità di recupero. Mentre si afferma l’importanza della didattica laboratoriale, del saper fare e del Made in Italy nella formazione e per il rilancio dell’economia del paese, personale docente specializzato proprio in quei settori del nostro Design e del nostro artigianato che sono anche espressione di realtà produttive e tradizioni storiche legate ai territori viene posto ai margini della scuola e utilizzato come tappabuchi per la sostituzione dei colleghi assenti.

Dal 2008, con la istituzione dei “Nuovi Licei”, i tagli nei quadri orari, la grave contrazione delle ore di Laboratorio e la formazione di classi “pollaio”, molti docenti degli ex Istituti d’Arte*2 (docenti di Laboratorio, Disegno professionale e Progettazione di Arti Applicate), con anni di esperienza didattica, entrano in esubero nella Provincia e sono sottoposti a trafile burocratiche, mobilità annuale d’ufficio e messa a disposizione nelle scuole*3.

Non vi sono tutele per questi docenti. In vista dell’attuazione del piano del Governo concernente la trasformazione dei posti di organico di fatto in posti di organico di diritto, gli Insegnanti atipici degli ex Istituti d’Arte attendono di poter rientrare in aula a svolgere il proprio lavoro, visto che essi entrano in esubero o vi permangono proprio a seguito dei tagli e del conseguente dimensionamento degli organici (organico di diritto) dovuti alla Legge n. 133 del 2008.

Chiedono pertanto che il piano di ampliamento possa essere attuato entro febbraio, in tempo utile per le operazioni di mobilità al fine di consentire i trasferimenti a domanda su posti del nuovo organico di diritto.

I Docenti degli ex Istituti d’Arte in Dop chiedono le seguenti misure:

1) La revisione delle classi di concorso

2) Il Diritto al rientro in organico d’Istituto

3) Il blocco del monte orario per gli “insegnamenti atipici” a 16/18 ore*4

4) Il ripristino dello sdoppiamento delle classi nei Laboratori artistici, in vigore prima della Riforma Gelmini, funzionale a una migliore didattica e rispondente alle norme per la sicurezza

5) La rotazione dei Laboratori artistici nel primo Biennio svolta secondo un criterio modulare, nel pieno rispetto dell’offerta formativa della scuola*5

6) Garanzie per la continuità dei percorsi storicamente presenti nelle singole scuole

Note 

1 Si veda per esempio il Piano orario del primo Biennio del Liceo che prevede tre ore di Laboratorio artistico inteso come “un “contenitore” di insegnamenti con funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno”. Il Piano orario del triennio dell’Istituto statale d’Arte prevedeva otto ore di Laboratorio d’indirizzo, affiancate da quattro di Disegno professionale. Consistenti tagli vi sono stati anche per le Discipline geometriche. La Geometria descrittiva è stata abolita come disciplina a sé insieme alla Tecnologia, altra materia cardine degli Istituti d’Arte.

2 Le discipline per l’insegnamento delle Arti Applicate negli Istituti d’Istruzione Artistica di Secondo grado (classi di concorso A e Tab. D) hanno le loro radici nei curricoli del vecchio ordinamento degli Istituti d’Arte, esaurito nell’anno scolastico 2013/14.

3 Per l’a. scol. 2014/15, nella Provincia di Napoli sono in esubero circa 50 docenti degli ex Istituti d’Arte (Cfr. Graduatorie def. Doc. dop, Prot. n.2479/1 Napoli, 28/08/2014).

4 Esistono già norme in materia che tuttavia vengono interpretate in modi diversi.

5 Il monte orario di questi laboratori artistici, che dovrebbero avere una funzione orientativa rispetto agli indirizzi che gli alunni possono scegliere a partire dal terzo anno, è distribuito spesso al solo scopo di completare le cattedre. Resta tuttavia difficile comprendere come possa attuarsi un efficace orientamento in sole tre ore settimanali, soprattutto negli istituti che hanno quattro o più indirizzi di studio nella propria offerta formativa.