I malati di “supplentite” contro il concorso

Tale signora Giannini parla, sproloquia, sparla in merito ai primi risultati che giungono sulla prova scritta del grande concorso 2016. Bocciati…tanti bocciati…saranno tutti i diplomati magistrale ante 2002 che “pretendono” ,come qualcuno sostiene, un ruolo con poca formazione e un diploma quadriennale o tra questi sventurati, sfortunati, impreparti, piegati, inchinati e genuflessi ci sono anche i tieffini? Saranno laureati? Ssecializzati? Formati? Aggiornati? Raccomandati? Sicuro è che sono AMMALATI….e si cari colleghi, cari invisibili, cari precari come me: sono ammalati, infettati da SUPPLENTITE!
Il concorso serviva a curare la scuola italiana da questa piaga sociale. I supplenti come noi rovinano le nuove generazioni quindi l’antidoto messo in atto dal governo dovrebbe servire a monitorare il contagio giusto? Ma stando ai risultati, il numero di chi sta accedendo alla fase orale è inferiore rispetto ai posti disponbili…ah poca trota! questo vuol dire che il male è dunque insito nella categoria docenti. Non siamo abbastanza bravi da pigiare due tasti al computer, nè rispondere in inglese a sedici domande in pochi minuti, nè di costruire sei UDA in poco più di un’ora, ma quando siamo a scuola sostituiamo con amore, con professionalità, con pazienza, ci facciamo amare dai ragazzi,mandiamo avanti le scuole, ci facciamo onore tra i colleghi di ruolo, svolgiamo bene le nostre mansioni, assistiamo a collegi pollaio, programmiamo, valutiamo, “interclassiamo”, non chiediamo permessi, non ci ammaliamo, studiamo, aspettiamo…..ASPETTARE,voce del verbo insegnare ..da invisibili..voce del verbo vivere senza stipendio per mesi…voce del verbo essere meridionale ( come me e farsene quasi una colpa) che “frega” il posto al collega del nord.
Io credo che l’antibiotico per l’infezione da supplente cara signora Giannini, caro signor Renzi non si elimina con un concorso inutile, ma molto più semplicemente esaurendo le graduatorie esistenti da una vita che se si chiamano ad esaurimento un motivo ci sarà…no?

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