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I nuovi curricoli: definita la quota oraria

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Lunedì 26 febbraio è stato trasmesso al Cnpi, dal ministro per la Pubblica Istruzione, Tullio De Mauro, lo schema di regolamento che definisce la quota oraria degli ambiti e delle discipline nella scuola di base. Ad integrazione del decreto, in allegato, sono stati trasmessi anche gli indirizzi per l’attuazione del curricolo.
L’orario del curricolo obbligatorio della scuola di base è la risultante finale della somma del monte ore previsto per gli ambiti disciplinari e le singole discipline; dalle ore settimanali di insegnamento della religione cattolica e dalle 200 ore annuali della quota obbligatoria riservata alle singole istituzioni scolastiche.

L’impianto organizzativo è così articolato:

I primi due anni prevedono la presenza di tre ambiti:

– l’ambito linguistico-espressivo; il suo monte ore biennale è di 832 ore;
– l’ambito matematico-scientifico; il suo monte ore biennale è di 450 ore;

– l’ambito antropologico-ambientale; il suo monte ore biennale è di 192 ore.

I tre anni successivi prevedono la presenza di quattro ambiti:

– l’ambito linguistico-espressivo; il suo monte ore triennale è 1056;
– l’ambito matematico; il suo monte ore triennale è di 483;

– l’ambito scientifico-tecnologico; il suo monte ore triennale è di 384;

– l’ambito geo-storico-sociale; il suo monte ore triennale è di 288.

Gli ultimi due anni prevedono la presenza delle seguenti discipline:
italiano (orario biennale 260 ore); prima lingua europea moderna (130 ore); seconda lingua europea moderna (80 ore); arte e immagine (106 ore); musica (106 ore); scienze motorie (120 ore); storia; geografia; scienze sociali (220 ore); matematica (240 ore), scienze (180 ore); tecnologia (130 ore).

Secondo quanto dichiarato dal Ministro "torna alle scuole ciò che le scuole, pur entro le costrizioni del vecchio impianto centralistico ormai abbandonato, hanno saputo elaborare in concreto". Di fatto, il Ministro ha tenuto a sottolineare che "la Commissione non ha tanto innovato quanto piuttosto riorganizzato e portato a norma, il ricco patrimonio di esperienze didattiche e di innovazioni istituzionali sedimento negli anni".