Nonostante nelle “Gae” ancora permangono circa 5.900 precari delle medie e quasi 13mila delle superiori, a settembre, dei posti disponibili, per metà si attingerà dal concorso 2016 e per metà dalle Graduatorie a esaurimento
Dal 2018, in base al Dlgs su reclutamento e formazione iniziale, saranno banditi, con cadenza biennale, nuovi concorsi per le cattedre libere e cui potranno parteciparvi tutti i laureati purchè abbiano conseguito almeno 24 crediti (Cfu) in settori formativi psico-antropo-pedagogici o nelle metodologie e tecniche didattiche.
Se le modalità per partecipare ai nuovo concorso sono per lo più note, e nel nostro sito se ne dà un’ampia descrizione, Il Sole 24 Ore precisa che dal 2018 partirà una fase transitoria per tutelare le 62.500 persone, già abilitate Tfa e Pas, ma non «Gae» e delle seconde fasce di istituto, e i supplenti di terza fascia con almeno 36 mesi di servizio.
Saranno selezioni “agevolate” con procedure “una tantum”, in modo particolare per i docenti non abilitati con 36 mesi di servizio per i quali è previsto un concorso nel 2019, costituito da uno scritto e un orale e i vincitori saranno avviati a un percorso «Fit» che durerà due anni
Secondo le stime elaborate dal Miur, ipotizzando, scrive Il Sole 24 Ore, un turn-over alle secondarie di 11mila cattedre l’anno, le «Gae» si dovrebbero svuotare completamente nei prossimi 3-4 anni, benchè al Nord ciò potrà avvenire dal prossimo settembre: altra emigrazione di prof dunque?
Per le seconde fasce d’istituto, l’immissione in ruolo sarà più lenta, soprattutto al Sud, mentre in terza fascia, a oggi, ci sono circa 320mila iscritti, ma meno di 20mila hanno i 36 mesi di servizio: per loro l’assunzione stabile dipenderà dal concorso e dai posti disponibili.
Per quanto riguarda invece i giovani neolaureati, che inaugureranno la nuova modalità concorso-corso «Fit», un buon 10% entrerà nell’anno scolastico 2021/2022, mentre tempi migliori per loro verranno nel 2024/2026.
60mila maestri invece sarebbero in attesa nelle GaE, comprese le 30mila immissioni ope legis decise dai giudici nei mesi scorsi di diplomati magistrali ante 2001. Su questi versanti i neo laureati potranno attendere.
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