Home I lettori ci scrivono Il 3° Circolo didattico di Adrano porta in scena “Rosa Balistrieri”

Il 3° Circolo didattico di Adrano porta in scena “Rosa Balistrieri”

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La Scuola delle Tre Età “Enzo La Mela” di Adrano, che ha sede, assieme agli uffici di Rappresentanza del Comune, nello storico Palazzo Bianchi, il pomeriggio del 29 aprile 2024, in occasione del rinnovo del proprio Direttivo e l’elezione del nuovo presidente nella persona di Marilena La Mela, ha accolto con tanto calore il musicalstory “Rosa Balistreri/ A memoria di una Voce”, scritto e diretto da Pino Pesce che lo ha adattato ai ragazzi del 3° Circolo Didattico “Nicolò Politi”. Protagonisti sono stati gli stessi meravigliosi ragazzi delle quinte classi e Gloria Santangelo nel ruolo di Rosa Balistreri che ha interpretato brillantemente come cantante, cantastorie ed attrice. 

Gli alunni sono stati seguiti dalle docenti Maria Concetta Cusimano ed Immacolata Trovato che con tanta professionalità hanno aiutato il regista nella messa in scena.

La novità per eccellenza di quest’ultima rappresentazione, già sperimentata circa un mese fa alla “Nicolò Politi”, è stata la presenza di una straordinaria cantante che, recitando e sperimentando il ruolo di cantastorie, ha raccontato la vita di Rosa con un cantato, anche recitato, che richiamava i cantastorie girovaghi della civiltà contadina risalenti all’età greca.

Pino Pesce ha ricavato ed elaborato il suo testo teatrale dalla biografia di Giuseppe Cantavenere sulla Licatese, da una registrazione dello stesso alla Cantatrice del Sud e dai preziosi consigli datogli dal regista Nello Correale che, per qualche anno, assieme all’autore-regista e al biografo, ha presentato la grande Licatese in provincia di Catania. Ne ha fatto così, Pesce, un singolare lavoro che, attraverso il canto, la prosa, la danza e i video, racconta la storia di Rosa, la quale da umiliata ed offesa di Via Martinez, a Licata, diventa una folk singer rispettata ed onorata dalla cultura che contava: da Sciascia a Bufalino, da Fo a Buttitta. Questo perché aveva un grande cuore e smisurate virtù canore. 

Pesce ci parla con entusiasmo di queste due ultime esperienze teatral-scolastiche vissute con ragazzi della scuola primaria, convinto com’è dell’importanza educativa e sociale del teatro perché come diceva bene Federico Garcia Lorca «un popolo senza teatro è un popolo morto».

La Redazione