Il buono scuola coprirà, fino al 75 per cento, le spese di frequenza documentate e per un importo massimo non superiore a 1.500 euro. La peculiarità della legge siciliana è data dal fatto che introduce un criterio di proporzionalità nella determinazione dell’importo del buono.
"Si tratta di un provvedimento importante – ha dichiarato in un comunicato il presidente della Regione, Totò Cuffaro – perché riconosce alle famiglie il diritto di scegliere la scuola che ritengono migliore per i loro figli. Questo diritto è sostenuto da un significativo stanziamento regionale che per quest’anno sarà di 50 milioni di euro, al quale si devono aggiungere 15 milioni di euro per sostenere le spese scolastiche delle famiglie più bisognose".
Il buono scuola sarà attribuito sulla base del limite di reddito, determinato con il meccanismo del quoziente familiare e potrà essere spendibile nelle scuole statali o paritarie.
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