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Il censimento in Italia e a scuola

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Con la distribuzione, casa per casa, delle schede che saranno ritirate entro il 20 ottobre si è aperto in tutt’Italia il 14° Censimento italiano. E’ il primo censimento multietnico, come del resto è la nostra società. I questionari redatti dall’Istat saranno in dodici lingue per rispondere alle esigenze degli immigrati.
E’ un complesso  sistema che tutti i Paesi civili utilizzano per "contare" la popolazione, le abitazioni, le fabbriche, gli uffici, le attività professionali ecc. per avere una "fotografia" il più possibile fedele della situazione sociale del nostro Paese.

Per avvicinare gli alunni alla complessa operazione, la statistica è arrivata sui banchi di scuola con una… esercitazione di censimento pensato dall’Istat, d’accordo con il Ministero dell’Istruzione e l’Unione Matematica Italiana.

Nella scorsa primavera, 190mila alunni di 200 scuole elementari e medie hanno aderito ad una iniziativa di simulazione del censimento.
L’esperienza continua nel tempo. Oggi molte sono le scuole che, tra i contenuti dei loro curricoli, hanno introdotto il censimento, e non solo dal punto di vista statistico, ma pure sociale, storico, politico, economico, ecc. rappresentando, così, un’ulteriore occasione, dopo i temi  dell’Euro e del terrorismo  che tanto spazio stanno occupando in questo momento nelle scuole italiane, per avvicinare gli alunni al contesto culturale in cui la scuola opera e anche secondo le odierne sollecitazioni dell’autonomia.