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Il Covid fa ingrassare pure i bambini, per i medici devono fare sport: ma alla primaria l’educazione motoria rimane un tabù

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Uno degli effetti più fastidiosi della pandemia da Covid-19 è la sedentarietà: la mancanza di movimento alla lunga porta riflessi negativi sul fisico, che tende a prendere peso. Anche tra i bambini, in particolare nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni: secondo Piernicola Garofalo, endocrinologo dell’Ame, l’Associazione medici endocrinologi, la pandemia ha portato a un “significativo aumento” dei bambini sovrappeso o obesi, tanto che “alcuni studi indicano che in un solo anno si è verificato un aumento di peso pari a quello che ci si sarebbe aspettato avvenisse in ben 5 anni”.

Il peso medio dei bimbi salito di oltre un chilogrammo

“Uno studio recentemente pubblicato dalla rivista Jama – dice l’endocrinologo all’Ansa – ha confrontato l’indice di massa corporea di bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni d’età nel periodo pre-pandemia (da marzo 2019 a gennaio 2020) con quello registrato durante la pandemia (marzo 2020 e gennaio 2021)”.

“I risultati – continua – mostrano che il peso medio dei bambini tra i 5 e gli 11 anni d’età è aumentato di 2,30 chilogrammi; quello dei ragazzi tra i 12 e 15 anni di 2, 31 chilogrammi; e quello dei ragazzi di 16 e 17 anni di 1,03 chilogrammi”.

I più colpiti? Fino ad 11 anni

La fascia d’età più colpita è quella che va dai 5 agli 11 anni: l’aumento di peso è passato dal 36 al 45 per cento, ha puntualizzato il medico dell’Ame, il cui prossimo congresso si terrà dall’11 al 14 novembre 2021 a Trieste.

Per Garofalo, “la scuola e la famiglia, devono fare uno sforzo maggiore dal punto di vista dell’educazione alimentare”.

“È bene far riprendere o far cominciare ai propri figli – ha puntualizzato l’endocrinologo – un’attività sportiva. Qualcosa che, secondo le attuali regole, per gli over 12 è possibile solo con la vaccinazione anti-Covid”.

L’attività motoria alla primaria? Nulla di nuovo

Resta da capire il motivo per il quale nella scuola primaria l’attività motoria continui a non essere obbligatoria ed affidata a docenti specializzati in educazione fisica: i tanti progetti di legge che promuovono tale iniziativa (come il 992 approvato tre anni fa alla Camera), rimangono tutti arenati nelle commissioni parlamentari di competenza.

Qualche novità positiva è giunta, di recente, con gli insegnanti specializzati inseriti in mille scuole. Ma si tratta sempre di iniziative che riguardano una parte degli istituti: l’introduzione a regime di due ore a settimana di attività motoria anche alla primaria rimane l’obiettivo primario da centrare.

Aspettativa di vita ridotta di oltre un anno

Il quadro generale è grigio. L’Università di Oxford ha calcolato che l’Italia con la pandemia ha visto realizzare una riduzione di 1,2 anni di vita nel 2020 a causa della pandemia. Anche per l’Istat, fino al 2019 questo indicatore era stato sempre in crescita e ora si attesta a 82 anni.

La diminuzione maggiore è stata osservata tra gli uomini negli Stati Uniti, con 2,2 anni rispetto ai livelli del 2019, seguiti dagli uomini in Lituania (1,7 anni).

Secondo i ricercatori, l’obiettivo è far restare bassi i contagi nonostante la ripresa delle attività e delle Nelle contee degli Stati Uniti, i casi pediatrici di Covid-19 sono aumentati dopo la riapertura delle scuole. Soprattutto le contee dove l’uso della mascherina non è obbligatorio hanno visto aumenti gli maggiori: circa 18 casi ogni 100.000 in più. E le scuole avevano circa 3 volte più probabilità di avere un focolaio rispetto alle altre.

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