Home I lettori ci scrivono Il Dottore di Ricerca: una risorsa da valorizzare

Il Dottore di Ricerca: una risorsa da valorizzare

CONDIVIDI

Il Dottore di Ricerca è una figura altamente specializzata e con alta professionalità, formata da anni di studio e di duro lavoro nel campo della ricerca scientifica, del tutorato universitario e della programmazione e, non ultimo, della didattica.

Il Dottorato di Ricerca non è solamente un percorso professionalizzante per i docenti dell’Università, infatti, è il titolo di formazione più alto nel percorso di studi universitario ed è riconosciuto a livello internazionale. Esso rappresenta il più elevato titolo accademico di terzo livello ed è universalmente riconosciuto come il massimo grado dell’istruzione universitaria mondiale.

Un Dottorato di Ricerca, in Italia, ha una durata che varia dai tre ai cinque anni in base al campo di approfondimento e per raggiungere il titolo si deve innanzitutto aver conseguito la Laurea Magistrale. Successivamente occorre partecipare ad un concorso selettivo (esame di ammissione) di livello internazionale (al quale può accedere solo chi ha conseguito una Laurea Magistrale con una votazione non inferiore a 95/110 e certificati attestanti la conoscenza della lingua inglese) all’interno del quale si deve superare una prova scritta ed una successiva prova orale! Dopo ciò, viene stilata una graduatoria e se la persona rientra tra le posizioni disponibili, ha finalmente accesso al percorso di alta specializzazione. In quel periodo, che ricordiamo può variare tra i tre ed i cinque anni, il Dottorando, ovvero lo Studente di Dottorato, segue svariati corsi, può affrontare diversi esami, approfondisce la ricerca scientifica di determinati argomenti, redige paper e pubblicazioni di caratura nazionale e/o internazionale, partecipa in qualità di semplice uditore o relatore a diversi convegni e congressi nazionali e/o internazionali, partecipa a percorsi altamente formativi quali “Metodologie della Ricerca” e “Metodologie della Didattica” e insegna agli studenti.

Ebbene sì! Il Dottore di Ricerca, durante il proprio percorso formativo, non solo studia e approfondisce le conoscenze nel campo della ricerca scientifica, ma opera anche in campo didattico-formativo. Infatti, molti Dottori di Ricerca collaborano con i propri docenti di riferimento in termini di preparazione del materiale didattico, delle lezioni, degli esami e si occupano di co-tutoraggio di studenti laureandi. Addirittura, molti Dottori di ricerca, durante il proprio percorso formativo, sono titolari (dopo aver partecipato e vinto un bando pubblico) di corsi d’insegnamento universitari con tutto ciò che precede e consegue in termini di didattica e formazione!

Dopo una spiegazione molto sintetica ma doverosa della figura del Dottore di Ricerca, concentriamo la nostra attenzione sul mondo della scuola.

Il Dizionario di Lingua Italiana Garzanti definisce la parola Scuola come l’”istituzione educativa che, attraverso l’insegnamento collettivo, trasmette i fondamenti della cultura e una preparazione professionale”.

Obiettivi nobili, definiti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), che ogni giorno valorose colleghe e valorosi colleghi cercano di mettere in pratica con passione, impegno e professionalità.

Questi identici obiettivi sono ricercati ogni singolo anno/mese/giorno da tutti i Dirigenti Scolastici.

Il mondo della Scuola, quindi, deve fornire una preparazione professionale, una preparazione che possa rappresentare una base utile sia per l’ingresso nel mondo universitario (fornendo le conoscenze di base da approfondire durante gli studi universitari) sia per l’ingresso nel mondo del lavoro (fornendo le competenze di base da approfondire ed arricchire con il lavoro sul campo).

La Scuola, dunque, necessita di nuove figure a causa di sfide complesse e cogenti. Le attuali e tradizionali professionalità specializzate possono trarre giovamento dall’ingresso di altri profili che siano in grado di fornire agli Studenti tutte le conoscenze e le competenze di base di cui hanno bisogno per la loro futura crescita sia culturale che lavorativa.

Riteniamo quindi che il mondo della Scuola non possa perdere l’occasione di considerare l’elevata specializzazione e l’alta professionalità dei Dottori di Ricerca come necessario completamento della qualità dell’insegnamento, al fine di porsi come ponte per far approdare, in modo sicuro e pianificato, lo Studente al mondo universitario e al mondo lavorativo.

In questi giorni è in atto nel mondo dei social network una diatriba sulla figura del docente della scuola.

Ciò è dovuto al fatto che diversi ricorsi di diverse categorie di aspiranti Docenti, hanno trovato riscontro positivo da parte dei Tribunali Amministrativi o da parte del Consiglio di Stato: Diplomati Magistrali (quindi con semplice diploma di scuola secondaria di II grado), AFAM (con diploma di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), ITP (Insegnati Tecnico Pratici con semplice diploma di scuola secondaria di II grado di tipo tecnico-professionale) e Dottori di Ricerca (quindi con un percorso formativo successivo alla laurea magistrale dai tre ai cinque anni).

Le azioni intraprese dalle prime tre categorie appena sopra menzionante (Diplomati Magistrali, AFAM, ITP) sono passate abbastanza inosservate, mentre i Dottori di Ricerca sono stati oggetto da una serie di articoli redatti da colleghi docenti, pubblicate su testate specializzate nel mondo della scuola, mirati a screditare la figura professionale con l’evidente intento di influenzare l’opinione pubblica.

Crediamo che questi attacchi, diretti e mirati, siano mossi da una reale paura della competizione. Infatti, il nuovo percorso di reclutamento Docenti (FIT) per gli abilitati (ovvero per coloro che sono o sono stati ammessi in seconda fascia come gli ITP) prevede un concorso per soli titoli ed orale non selettivo. Quindi, la paura di perdere la competizione concorsuale, ci permette di spiegare il forte sentimento di “autoprotezione” che alcuni colleghi docenti hanno manifestato tramite alcuni canali di comunicazione.

Ci preme sottolineare come Noi crediamo che prima di ogni cosa si debba pensare alla scuola intesa come ente Educativo/Formativo/Professionale. Tale scuola dovrebbe esprimere le migliori competenze in termini di formazione (anche professionale) e didattica. La scuola con i suoi educatori ed insegnanti deve mettere al centro del suo mondo lo studente, garantendo allo stesso, attraverso le proprie figure formative, educazione, cultura e preparazione relativa ai contenuti ed alle competenze.

Per tale motivo Noi Dottori di Ricerca riteniamo che debba esserci armonia tra tutti gli attori appartenenti al ramo formativo del mondo Scuola. Ognuna di queste figure ha delle proprie peculiarità e caratteristiche che possono tranquillamente coesistere al fine di migliorare il sistema scolastico italiano nella sua complessità e totalità. Nessuna prevaricazione!

Tutto ciò detto e specificato, affermiamo che:

I Dottori di Ricerca, uniti e compatti, porteranno avanti la loro campagna per la conoscenza ed il riconoscimento dei propri meriti al fine di ottenere una piena Valorizzazione del proprio titolo all’interno del mondo della Scuola.

Faremo ciò avendo sempre rispetto di tutte le altre categorie di docenti che ruotano intorno alla Formazione Educativa, Culturale e Professionale del mondo della scuola!

di Mike Russo