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Il liceo ad opzione sportiva vedrà la luce non prima di due anni

Non si concretizzerà prima di due anni, quindi del settembre 2013, l’avvio dei licei scientifici ad opzione sportiva, approvato in prima lettura l’8 settembre dal Consiglio dei ministri, e sui cui ha già espresso parere favorevole, lo scorso 27 ottobre, la Conferenza unificata. Si tratta di tempi “tecnici” da ritenere necessari per costruire spazi e strutture ospitanti i corsi, oltre che per espletare i passaggi di approvazione del nuovo liceo, indispensabili per legge: in particolare si attende ancora l’ok da parte del Cnpi (il Consiglio nazionale della pubblica istruzione), del Consiglio di Stato e delle Commissioni di Camera e Senato.
La tempistica è stata comunicata nei giorni scorsi ai sindacati, in occasione di un incontro, svolto presso il dicastero di Viale Trastevere, durante il quale per la prima volta è stato sentito il parere dei rappresentanti dei lavoratori sul testo del regolamento predisposto dai dirigenti del Miur. “Dati i tempi – spiega la Uil Scuola – se ne prevede l’opzionabilità da parte degli studenti della scuola secondaria di primo grado per l’anno scolastico 2013-2014; entro quella data dovranno essere definiti quadri orari, indicazioni nazionali e Pecup”.
Il sindacato di Di Menna ha anche colto l’occasione per sottolineare la scelta del ministero dell’Istruzione di informare le organizzazioni sindacali della tipologia del nuovo corso di studi solo a cose fatte: “si registra – spiega la Uil Scuola – come nessuna informativa sia stata fornita alle organizzazioni sindacali nella fase di definizione della bozza”.
Ma come si concretizzerà il liceo ad opzione sportiva? Prima di tutto il nuovo percorso, in base a quanto trapelato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri, prevede l’introduzione “di percorsi didattici omogenei su tutto il territorio nazionale”. È prevista anche la garanzia che agli studenti frequentanti questo genere di corsi venga data “la possibilità di studio delle scienze motorie e sportive, l’applicazione dei metodi della pratica sportiva in diversi ambiti, l’elaborazione dell’analisi critica dei fenomeni sportivi, la riflessione metodologica sullo sport e sulle procedure sperimentali ad esso inerenti, la ricerca di strategie tese a favorire la scoperta del ruolo pluridisciplinare e sociale dello sport, l’approfondimento della conoscenza e della pratica delle diverse discipline sportive”. Per gli istituti ospitanti i licei sportivi sarà inoltre indispensabile “disporre – si legge nello schema di decreto approvato dal Cdm – di impianti ed attrezzature ginnico sportive adeguate”
 
Per ulteriori approfondimenti si veda l’articolo pubblicato sullo stesso tema, sempre su questa testata, solo poche ore fa.
Alessandro Giuliani

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