Categorie: Politica scolastica

Il nuovo Governo è un Renzi-bis? C’è chi lo chiama già ‘Renziloni’

“Il governo Gentiloni è in perfetta continuità con il precedente, non mi aspettavo sorprese e non poteva essere altrimenti”.

Non usa giri di parole l’on. Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, nel commentare la fiducia accordata dal Parlamento al nuovo governo.

E fa pensare che un giudizio così drastico arrivi da un parlamentare appartenente al Partito Democratico, seppure ormai da tempo collocato nell’area della minoranza anti-Renzi.

“Questo è il governo Renziloni”, incalza Gian Marco Centinaio nel corso di un flash-mob leghista. Anche per Boccia, quello che è stato allestito in questi ultimi giorni è un Renzi-bis o quasi: “Perché la maggioranza che lo sostiene è la stessa che ha perso il referendum del 4 dicembre”.

Insomma, è “un esecutivo – continua – nato per accompagnare la legislatura al termine e il Parlamento a fare una legge elettorale che auspico possa essere il risultato di un confronto tra tutti i gruppi parlamentari. L’errore fatto sulla riforma costituzionale deve insegnarci molto”.

Per Boccia, però, c’è ancora una possibilità: quella che il presidente Gentiloni possa “ascoltare anche chi la pensa diversamente e fare sintesi sulle principali emergenze: dalle banche al terremoto, dalla scuola alle povertà, alla pubblica amministrazione“.

Quindi, anche l’istruzione viene considerata dalla minoranza dem una delle priorità su cui intervenire: “Resta l’incognita Ala che – conclude il parlamentare Pd – continuerà a trattare e a gravitare intorno alla maggioranza di governo”.

 

{loadposition eb-guida-dirigente}

 

E proprio un senatore di Ala, Vincenzo D’Anna, ha commentato sul Mattino l’esclusione del suo gruppo dal governo.

“Escluderci dal governo – dice D’Anna – è una mossa ben studiata. Con noi la maggioranza sarebbe stata più solida, ma all’ ex premier la cosa non sta bene. Renzi vuole che a un certo punto sia la sinistra dem a staccare la spina, così poi potrà tuonare contro i traditori: quando faranno cadere il governo, li metterà nell’angolo al congresso”.

E ancora: “Se va come vuole Renzi, si vota a giugno. Ma se Mattarella si mette di traverso, slittiamo a ottobre”, è la previsione di D’Anna, che è intervistato anche da Repubblica. “Ci hanno già offerto due viceministri e 5 sottosegretari – afferma – ma abbiamo detto di no anche se ci poteva fare comodo. Dopo un anno e mezzo in cui abbiamo portato la croce, due ministri li meritavamo”.

“Volevamo – aggiunge – Zanetti alle Politiche agricole o alle Attività produttive. E Marcello Pera all’ Istruzione. Un nome autorevole. E invece hanno piazzato lì la Fedeli, che di scuola non si è mai interessata in vita sua”. Però, c’è sempre una prima volta. E speriamo che impari in fretta.

 

{loadposition eb-bes-berretta}

 

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Giorgia Meloni: “Non accettiamo lezioni da chi vuole chiudere le scuole per il Ramadan e chiede di togliere il crocifisso dalle aule”

Ieri, 9 aprile, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è ufficialmente candidata alle elezioni…

29/04/2024

Salvini su Vannacci: “Sue parole fraintese volutamente. Per le disabilità gravi però un solo docente di sostegno non basta”

Il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, ha commentato le parole del generale Roberto Vannacci…

29/04/2024

Bullismo, una madre: “Con un’app sul telefono di mio figlio posso sentire le voci attorno lui e correre subito a scuola”

I casi di bullismo sono frequenti all'interno delle scuole, tanto da terrorizzare, nel vero senso…

29/04/2024

Quando scade 18App? Ecco da cosa è stato sostituito il bonus e le ultime notizie sulla Carta del Docente

Il bonus dedicato ai neo maggiorenni si avvia verso la sua scadenza. Come si legge…

29/04/2024

Fondi PNRR, le scuole non ce la fanno: un sondaggio della Cisl Scuola evidenzia le criticità, ma propone anche qualche soluzione

L’eccezionale quantità di risorse che sono arrivate e continuano ad arrivare nelle scuole per il…

29/04/2024

Un’alunna: “Il benessere della classe dipende dal carattere dei docenti”. Una prof: “Insegnare senza empatia è impossibile”

Si parla spesso di disagio generazionale. Il quotidiano La Repubblica ha intercettato le sensazioni di…

29/04/2024