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Il sostegno nella “Buona scuola”

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Sono laureata in Scienze della Formazione Primaria e abilitata a norma di legge per l’insegnamento sui posti di sostegno nella scuola primaria. Per spiegarvi meglio la situazione ho bisogno di fare una premessa.

I docenti della scuola vengono presi da due tipi di Graduatorie: le Graduatorie ad esaurimento (Gae) e le Graduatorie d’istituto (G.I). Le persone nelle Gae possono accedere ai posti di ruolo, i docenti nelle G.I. no. Le Gae sono state chiuse con una legge che non ha permesso agli immatricolati dal 2008/2009 di accedere a quelle graduatorie, pur avendone gli stessi diritti in quanto abilitati all’insegnamento con il medesimo percorso formativo(rif. Legge finanziaria per il 2007, articolo 1, comma 605, della legge n.296 del 2006). Molti di questi laureati hanno ottenuto, dopo la laurea, anche la specializzazione sul sostegno (ADA) riconosciuta dal Miur.

Dato che nelle GAE è esaurito (perché diventato di ruolo) tutto il personale specializzato sul sostegno, finora le scuole si sono dovute rivolgere ai docenti in possesso di idonea specializzazione presenti nelle G.I. in seconda fascia (la prima fascia sono le persone presenti nelle Gae) per coprire i posti di sostegno. Addirittura nel 2013 è stata pubblicata una nota del Miur che permetteva alle scuole di assumere per supplenze annuali anche docenti non presenti nelle G.I. ma che avessero il titolo di specializzazione sul sostegno e abbiano fatto domanda nelle scuole (la domanda ha il nome di MAD).

Il numero di disabili in aumento è in crescita così come la necessità di insegnanti di sostegno.

Con il piano Buona Scuola il Governo ha pensato bene di proporre l’assunzione dei 148000 docenti presenti nelle Gae per eliminarle e permette l’accesso ai posti di ruolo nelle scuole solo tramite concorso pubblico. E qui nasce l’ingiustizia ovvero mettere buona parte di questi docenti presenti in Gae anche sui posti di sostegno, pur non avendo nessun titolo di specializzazione per poter ricoprire quei posti.

Tutti i docenti che invece sono specializzati per il sostegno e che finora sono state risorse preziose per le scuole ora vengono totalmente ignorati e, in pratica, dall’anno prossimo la loro specializzazione varrà meno di niente, soldi spesi inutilmente e formazione fatta solo per se stessi.

I bambini disabili si troveranno ad avere come insegnanti di sostegno persone che nemmeno conoscono le patologie o le metodologie didattiche e gli strumenti per offrire loro un percorso formativo adeguato.

Tutti noi docenti specializzati, l’associazione a cui molti di noi sono iscritti: Associazione italiana docenti laureati e laureandi per le Gae (nata nel 2011), le famiglie dei bambini disabili a conoscenza del problema (non tutte purtroppo sono a conoscenza della cosa e per questo chiediamo il vostro aiuto) sono allibiti, increduli di fronte a questa palese ingiustizia e assurdità.

 

Altro che “Buona Scuola”!