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Ilaria Salis, per Sasso (Lega) se colpevole non dovrebbe insegnare. M5s: è lui che non può fare il parlamentare, non lei la docente

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Si continua a parlare del caso di Ilaria Salis, la maestra elementare di Monza, attivista antifascista, che si trova attualmente in carcere in Ungheria, accusata di aver aggredito dei nazifascisti, in condizioni disumane. La politica si sta dividendo proprio mentre nel Paese di Orban è da poco iniziato il processo.

Rossano Sasso, parlamentare della Lega, ex sottosegretario all’Istruzione, ha pubblicato sul suo profilo Facebook il presunto video in cui si vede la docente fare ciò per cui è incriminata, scrivendo lapidario: “Mi auguro che i giudici ungheresi facciano chiarezza al più presto e che Ilaria Salis sia innocente. Se dovesse essere dimostrato il contrario, non dovrebbe tornare a insegnare mai più. Brutto pensare che in classe possa esserci stata una persona capace di azioni simil”.

“Non dovrebbe insegnare? Ultimo dei problemi’

Immediate le reazioni, tra cui spicca quella del Movimento 5Stelle, i cui componenti pensano che al momento bisognerebbe pensare all’incolumità della docente: “È incredibile che davanti a una connazionale, una donna, portata in tribunale in catene e trattata peggio di un animale ci sia chi, come il leghista Rossano Sasso, arrivi a fare dichiarazioni vergognose come quella che ha fatto oggi. Sasso è arrivato a dire che la Salis non potrebbe più fare l’insegnante ove fosse colpevole. Non lo sfiora l’idea che questo sia l’ultimo dei problemi, davanti a una persona trattata in quella maniera e che rischia anni e anni di carcere in condizioni disumane. Siamo di fronte all’ennesima esternazione vergognosa di un personaggio squallido che andrebbe allontanato immediatamente dalle istituzioni. È lui che non può fare il parlamentare, non la Salis l’insegnante”, hanno scritto gli esponenti M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato.

“Al liceo si consumava sui libri e sull’impegno politico”

Nel frattempo il padre, a Il Corriere della Sera, ha raccontato qualcosa sulla vita della figlia: “S’è sempre appassionata alle cause sociali. Sempre. Fin dal liceo. Si consumava sui libri e nell’impegno politico. Il centro sociale, l’ha praticamente fondato lei”. 

Tipa tosta, Ila: a Monza lo ripetono in tanti e se lo ricorda pure il sindaco, Paolo Pilotto, che al liceo fu suo insegnante di religione. Sa a memoria Le Troiane, opera antimilitarista, e da ragazza ha recitato in un film amatoriale sui rastrellamenti nazisti. Ha conseguito poi una laurea in Storia alla Statale, a pieni voti, con una tesi su Sant’Ambrogio.