Il mondo della scuola è in fibrillazione per l’annuncio, da parte del Mef, dei quasi 95mila posti disponibili per le immissioni in ruolo, un numero elevatissimo ma che sarà difficile raggiungere nella realtà, per mancanza di candidati in regola con i requisiti richiesti, cosa che inevitabilmente comporterà il dovere attingere alle supplenze.
Ad ogni modo, come funzioneranno le immissioni in ruolo nella scuola primaria e dell’infanzia? Come nel caso delle scuole superiori, le assunzioni della scuola primaria e dell’infanzia proverranno al 50% dalle GAE e al 50% dalle GM dei
concorsi.
Tra i concorsi la normativa vigente prevede questa ripartizione:
Che cos’è la call veloce? Ricordiamo che la cosiddetta call veloce è la chiamata diretta per immettere in ruolo a tempo indeterminato i docenti nei posti che restano vacanti e disponibili presso regioni o province diverse da quelle di pertinenza delle graduatorie a cui si appartiene. La procedura di assunzione, introdotta dall’articolo 1, commi 17-17septies, del DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019, e sospesa per il solo a.s. 2021/22, ha l’obiettivo di consentire ai docenti collocati in posizione utile nelle graduatorie concorsuali e nelle graduatorie ad esaurimento, di poter esprimere, volontariamente, l’opzione per l’immissione in ruolo in una regione diversa da quella della graduatoria di appartenenza, velocizzando la loro assunzione e andando a coprire posti che altrimenti resterebbero vuoti.
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