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Immissioni in ruolo: ripartizione dei posti

Con decreto n. 59 del 23 luglio 2004, il Miur ha approvato la suddivisione dei posti tra docenti, personale educativo ed Ata, confermando, in pratica, quanto era già stato preventivato: 12.500 posti per docenti ed educatori (esattamente, 12.363 saranno le assunzioni relative ai docenti e 137 quelle inerenti il personale educativo) e 2.500 posti per il personale Ata.
Contemporaneamente al decreto n. 59/2004, sono stati inviati alle Direzioni regionali i singoli contingenti attribuiti ai vari ordini di scuola, ai diversi profili/classi di concorso e le istruzioni operative distinte per insegnanti e Ata.
I criteri adottati non soddisfano del tutto i sindacati, che lamentano, peraltro, la mancata corrispondenza con alcuni passaggi che lo stesso Ministero aveva illustrato durante i vari confronti con le stesse organizzazioni sindacali. Innanzitutto, il numero di assunzioni viene ritenuto assolutamente inadeguato rispetto al numero di posti disponibili; a tal proposito la Cgil-Scuola sottolinea che "si tratta di una precisa scelta politica di questo Governo che attraverso la precarizzazione del lavoro abbassa la qualità della scuola pubblica e si mantiene mano libera per i futuri tagli di organico".
Inoltre, si fa notare che viene penalizzato il personale Ata (in particolare i collaboratori scolastici), visto che i criteri proposti dal Miur per la ripartizione del contingente prevedono per il personale Ata soltanto il 2,7% di assunzioni rispetto ai posti liberi. Non è che vada molto meglio per docenti ed educatori, per i quali le assunzioni rispetto ai posti liberi sono nell’ordine del 18,6%.  
Queste percentuali valgono anche a livello provinciale e prevedono il recupero dei resti a favore delle classi di concorso e dei profili a bassa rarefazione territoriale.
Sui posti che si rendono disponibili a seguito delle assunzioni a tempo indeterminato del personale docente o Ata già di ruolo in altro grado di scuola, o posto o classe di concorso, o profilo, i competenti Uffici provvederanno ad effettuare le ulteriori corrispondenti assunzioni nel ruolo o posto di provenienza dei nominati. Ciò potrà almeno garantire il mantenimento di 15.000 effettive assunzioni di precari.
Le nuove assunzioni si effettueranno a conclusione di tutte le operazioni di utilizzazione e di assegnazione del personale già di ruolo e l’assegnazione della sede avrà carattere provvisorio con raggiungimento della sede definitiva dal 1° settembre 2005. Per i primi tre anni dalla data dell’assunzione non sarà possibile chiedere il trasferimento interprovinciale
In particolare, per i docenti i posti disponibili vanno ripartiti al 50% tra le graduatorie relative ai concorsi per esami e titoli banditi nell’anno 1999 e le graduatorie permanenti, di cui alla legge 124/1999 (per le classi di concorso per le quale non sono stati banditi concorsi per esami e titoli nel 1999 vanno utilizzate le graduatorie dei precedenti corrispondenti concorsi, così come previsto dall’art 1, comma 4, della legge n. 124/99). I docenti inseriti nelle graduatorie dei concorsi ordinari avranno la precedenza nella scelta della sede rispetto ai docenti inseriti nelle graduatorie permanenti di I e II fascia e quindi di III fascia. Anche l’assegnazione su posti di sostegno sarà ripartita a metà tra i vincitori dei concorsi ordinari e i docenti inseriti nelle graduatorie permanenti (i docenti nominati su posto di sostegno avranno l’obbligo di permanere per 5 anni su tale tipologia di posto).
In "Ulteriori approfondimenti" è pubblicato il D.M. n. 59 del 23 luglio 2004, in coda al quale sono riportati gli Allegati A (Istruzioni operative docenti) e B (Istruzioni operative Ata); all’interno del D.M. n. 59/2004 è possibile visionare, cliccando su appositi link, le tabelle di distribuzione per provincia e per ordine e grado di scuola dei posti relativi a insegnanti, educatori e personale Ata (per quanto concerne i docenti, sono riportate anche le specifiche tabelle in relazione alle classi di concorso inerenti le discipline delle scuole seconarie di I e di II grado).

Andrea Toscano

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