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Immissioni in ruolo, una proposta “svuota graduatorie”

Leggo di una proposta sindacale che sarà portata a breve  al Miur che riprende una mia ipotesi denominata “Svuota graduatorie” e resa nota fin dal mese di aprile.

In pratica si tratterebbe di ottimizzare da quest’anno le immissioni in ruolo con la stipula del maggior numero di contratti a tempo indeterminato con decorrenza 1.1.2019.
Ricordo che ai fini delle immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico si possono scorrere nel prossimo mese di agosto ad inizio della seconda decade ben 4 graduatorie, le Gae (graduatorie provinciali) che sono state aggiornate recentemente e che dovrebbero essere pubblicate nella loro  versione definitiva a metà luglio, le G.M (graduatorie regionali) del concorso del 2016 ancora vigenti (per vincitori ed idonei) e in subordine altre due graduatorie anch’esse regionali e ad esaurimento per la scuola secondaria (concorso riservato bandito nel 2018) e per la scuola dell’infanzia e primaria (concorso speciale bandito nel 2019).

La mia proposta dello svuota graduatorie prevede, non solo per le graduatorie concorsuali, (come prevedono i sindacati), ma anche per le Gae provinciali dove stazionano da anni oltre 7.000 precari storici, di prevedere, in caso di esaurimento delle graduatorie in alcune province e in subordine alla stipula del contratto nella propria provincia o regione o in quella scelta, la possibilità di essere assunto in altra provincia e regione.

Si tratterebbe di prevedere la possibilità di scegliere più provincie e regioni con una graduatoria nazionale e nel caso gli aspiranti accettino, prevedere  il blocco dei 5 anni per il trasferimento interprovinciale come del resto sarà per i vincitori dei concorsi che saranno banditi quest’anno, lo prevedono anche i sindacati.

Ovviamente la disponibilità a essere assunto in altra regione o provincia dovrà essere del tutto facoltativa a differenza del piano straordinario di cui alla legge 107/2015.
Ma un altro problema é quello di recuperare il maggior numero di posti vacanti per cessazioni. Ricorderete che avevo proposto di spostare la data della comunicazione dei posti al Sidi almeno al 10 giugno per recuperare i posti di Quota 100.

Ma questa proposta portata al Miur anche dalle OO SS e da politici  ha ottenuto una proroga a dir poco ridicola, prima dal 25 al 27 maggio e poi dal 27 al 29 maggio.
La burocrazia ministeriale si trincera dietro la necessità  di assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico.

Ebbene il ministero, e questa è la mia seconda proposta concreta, ponga a immissione in ruolo tutti i posti vacanti previsti  alla data per le immissioni in ruolo, seconda decade di agosto pur se non comunicati al Sidi entro il 29 maggio.

Si tratta di volontà politica, se si vuole la fine della “supplentite”, bisogna mettere in campo strategie adeguate.

Io ne ho suggerite due che se realizzate permetterebbero tutte le assunzioni possibili.

Libero Tassella

 

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