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Gramellini e la dedica alla sua maestra morta: “Parte di un esercito silenzioso che ha tirato su un Paese con stipendi da fame”

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Ieri, 2 ottobre, è andata in onda un’altra puntata di In Altre Parole, il programma di La7 condotto dal giornalista Massimo Gramellini, durante la quale sono intervenuti il cantautore ed ex docente Roberto Vecchioni, il sociologo Luca Ricolfi e la studentessa Emma Ruzzon.

Gramellini e il rispetto per i docenti

Il conduttore ha concluso la puntata con un discorso commovente dedicato alla sua maestra delle elementari che non c’è più. Il giornalista ha ricordato un ritrovo con i suoi compagni di classe avvenuto qualche anno fa, in occasione degli 88 anni della docente.

Gramellini ha definito la maestra come “parte di quell’esercito silenzioso come tutte le maestre elementari della scuola pubblica italiana, che hanno tirato su una nazione intera con stipendi da fame meritandosi qualcosa che molti potenti non avranno mai: il nostro rispetto. Dedico questa puntata alla mia maestra che non c’è più. Alla fine, merito o non merito, sono gli insegnanti che fanno la scuola per fortuna”, queste le sue parole.

Vecchioni: “Non sono contro il merito”

“Io non sono contro il merito. Secondo me non impedisce l’uguaglianza. Sono contro l’averlo messo nel nome del ministero perché sa di meritocrazia. L’uguaglianza non è il livellamento, quello sarebbe una sciocchezza. Lo studente non deve dare ciò che pretende il docente, ma il massimo di quello che può, quello è il merito”, ha detto il professore Vecchioni.

“Quando ero docente non guardavo allo stesso modo il compito del genio e quello di un altro studente meno bravo. Se quest’ultimo faceva sei errori e quello bravo due davo lo stesso voto”. Il professore Luca Ricolfi non si è trovato d’accordo: “Lo trovo un po’ umiliante per chi è meno dotato”, ha esclamato.