Home Estero In Austria lockdown per i non vaccinati e in Germania si ripristina...

In Austria lockdown per i non vaccinati e in Germania si ripristina lo smart working

CONDIVIDI

Scatta oggi in Austria il lockdown per le persone non vaccinate contro il Covid, così è stato deciso durante un  incontro tra il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg e i governatori delle regioni. 

Il lockdown riguarderà circa 2 milioni di persone in un Paese che conta 8,9 milioni di abitanti. Non si applicherà a bambini al di sotto dei 12 anni perché non possono ancora vaccinarsi. Inizialmente il lockdown durerà 10 giorni e alla polizia è stato chiesto di controllare le persone in giro per accertarsi che siano vaccinate. 

La preoccupazione maggiore è stata espressa dal personale sanitario degli ospedali, perché temono di non essere più in grado di gestire il crescente afflusso di pazienti Covid 19.
 
“L’Austria ha un tasso di vaccinazione vergognosamente basso, la situazione pandemica è grave e non stiamo facendo questo passo alla leggera ma purtroppo è necessario”, ha detto ilcancelliere Alexander Schallenberg.

“La situazione è grave.  Non decidiamo questa misura a cuor leggero, ma purtroppo è necessario”.

In Austria, infatti, ad aver ricevuto entrambe le dosi di vaccino è il 65% della popolazione, inferiore rispetto alla media europea (67%) ma soprattutto rispetto a Italia, Francia e Spagna. Nella sola giornata di ieri, si sono registrati oltre 13 mila nuovi casi nel Paese che ha in tutto 9,8 milioni di abitanti. 

In Germania si pensa invece di ripristinare lo smart working, per far fronte ad una nuova ondata dell’epidemia, secondo quanto emerge da progetto di legge secondo cui i datori di lavoro dovrebbero consentire il lavoro a domicilio in assenza di un “motivo economico convincente” per recarsi in ufficio. In quel caso, inoltre, sarebbe richiesto un certificato di vaccinazione o di guarigione dal virus, o un test negativo.
 
Infezioni e decessi sono aumentati vertiginosamente da metà ottobre, in una quarta ondata attribuita al tasso di vaccinazione relativamente basso, intorno al 67%. Con 289 casi ogni 100.000 persone. In vista di un “vertice sul Covid” dei leader federali e regionali, sono in discussione nuove misure per frenare l’aumento delle infezioni.