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In DaD solo se ci sono almeno 4-5 alunni positivi, lo chiede ‘Priorità alla Scuola’: sì alle lezioni in continuità

Basta con la DaD nelle classi con qualche alunno contagiato: la scuola in presenza non si deve interrompere con due o tre positivi al Covid. E non bisogna più fare distinzioni tra un grado e l’altro, con l’infanzia che chiude le classi in presenza con un solo bambino positivo. È questo il senso dell’appello del Comitato ‘Priorità alla Scuola’, secondo la quale l’apertura delle scuole “deve essere reale, non solo formale, né continuamente interrotta”, andando quindi oltre agli attuali tre contagiati per classe (alle superiori) per essere collocati in didattica a distanza.

Una soluzione, sostiene il Comitato, è che “in merito alle disposizioni sanitarie, per la popolazione scolastica valgano le stesse regole in vigore per la popolazione adulta e al di fuori della scuola”.

Meno quarantene

Fatte le premesse, ‘Priorità alla Scuola’ ha inviato al ministero dell’Istruzione e ai presidenti di Regione la richiesta specifica di “alzare le soglie dei positivi per l’attivazione DaD e accorciare la quarantena in tutte le scuole di ogni ordine e grado”.

Questo, perché, sostiene il Comitato, “le attuali soglie non garantiscono una scuola in continuità; no alla divisione dell’unità gruppo classe”.

Un’altra richiesta è quella di non considerare più le assenze dovute alla pandemia come se fossero giustificabili a prescindere: “l’auspicata diminuzione delle interruzioni che produrrà la modifica della soglia di positivi e la già diminuita durata delle quarantene e degli isolamenti devono riportare a considerare le assenze per Covid al pari di una tradizionale assenza per malattia”.

Inoltre, sempre secondo ‘Priorità alla Scuola’, “le norme su interruzioni e quarantene devono allineare l’intero gruppo classe, senza distinguere tra vaccinati – sempre più numerosi – e non vaccinati”.

Basta con la didattica a singhiozzo

E assieme “alla DaD va scongiurata la DID, il cui esito principale è creare una didattica a singhiozzo per tutti e tutte”.

La lista delle richieste coinvolge anche i presidi: “Per le scuole primarie e per la prima media (ovvero per la coorte al momento meno vaccinata) chiediamo che i dirigenti scolastici non abbiano facoltà di sospendere la didattica in presenza prima che le procedure di tracciamento siano avviate ed espletate. La scuola, già oberata di eccessive incombenze sanitarie, non deve svolgere il lavoro delle ASL”, sottolinea il Comitato.

Per le scuole, largo quindi ad un “canale di tracciamento privilegiato e semplice”, quindi “veloce, gratuito e di prossimità e con regole chiare, non interpretabili in modo diverso Regione a Regione, da istituto a istituto”.

Mascherine Ffp2 e tamponi gratuiti

La richiesta tocca anche il personale: “dalla prima elementare alla seconda media per docenti e ATA chiediamo fornitura di ffp2 e accesso gratuito ai tamponi per docenti e ATA“.

“Dalla seconda media e per tutte le scuole secondarie “chiediamo ffp2 e tamponi gratis per studenti, docenti, ATA; e interventi di prevenzione strutturale, in primo luogo installando adeguati sistemi di ventilazione”.

Le richieste di Priorità alla Scuola’ riguardano anche la scuola dell’infanzia, per la quale si chiede “di alzare il numero di positivi prima che la classe venga chiusa, e l’introduzione di tracciamento anche con tamponi salivari molecolari per i bambini”.

Vaccinazioni e inclusione disabili

Spazio anche ad una “campagna vaccinale pediatrica non divisiva e di prossimità, che promuova spazi di informazione”.

Infine, come già fatto dall’associazione ‘Rete SupeRare’, anche da ‘Priorità alla Scuola’ giunge la rivendicazione di modificare la “circolare sulle misure per alunni con disabilità e bisogni educativi speciali nelle classi in DAD/DID, al fine di prevedere una reale inclusione con la presenza di due o tre bambini che, a rotazione, possano stare in classe insieme all’alunno con bisogni educativi speciali, come già avvenuto nello scorso anno scolastico”.

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Alessandro Giuliani

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