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In Francia riaprono le scuole, Macron: ma il virus non è vinto, nessun aumento di tasse per i cittadini

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A poco meno di tre mesi dall’inizio del lockdown, lunedì 15 giugno la Francia riapre le scuole d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. L’annuncio è arrivato dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, in diretta tv.

Dal 22 giugno presenze a scuola nella normalità

“Da domani gli asili, le scuole elementari e le medie si prepareranno ad accogliere tutti gli studenti in modo obbligatorio e dal 22 giugno secondo le normali regole di presenza”, ha detto il presidente transalpino in un discorso registrato all’Eliseo di una ventina di minuti.

Macron ha spiegato che ci sono le condizioni per “voltare la pagina del primo atto della crisi” provocata dal Covid19.

“Tutto il territorio, ad eccezione di Mayotte e della Guyana, diventa zona verde. Questo significa una ripresa forte del lavoro e la riapertura di ristoranti e bar”.

Un risultato raggiunto con lo sforzo di tutti, e di cui “andare fieri”, dice il presidente. Il quale però ha precisato che “l’estate 2020 non sarà un’estate come le altre e bisognerà seguire l’evoluzione dell’epidemia per prepararci. La lotta non è ancora finita. Ma sono felice con voi di questa prima vittoria contro il virus”.

La salute prima di tutto

Macron ha aggiunto che la Francia ha fatto “la scelta di mettere la salute davanti all’economia”, ammettendo “errori” ma rivendicando i successi: “Non dobbiamo vergognarci del nostro bilancio”, fatto di “decine di migliaia di vite salvate grazie alle nostre scelte, alle nostre azioni”.

E comunque “lo Stato ha tenuto”, abbiamo reagito “meglio di altri, di fronte a un virus che ci ha colpito con più forza”.

“Certo – ha ammesso – questa prova ha rivelato delle carenze, delle fragilità, la nostra dipendenza da altri continenti per procurarci certi prodotti, le pesantezze organizzative”.

Le azioni del Governo francese si sono tradotte, ha ricordato, in “cassa integrazione, aiuti ai commercianti, ai lavoratori indipendenti, sostegno ai precari. Il governo ha fatto tutto per salvare i posti di lavoro e aiutare ciascuno. Abbiamo lanciato un piano massiccio per i più colpiti: l’industria automobilistica, l’aeronautica, il turismo, la cultura, la ristorazione, il settore alberghiero. In totale, abbiamo sbloccato circa 500 miliardi di euro per la nostra economia, chi ha fatto altrettanto?”.

Il presidente ha anche “escluso” “qualsiasi aumento di imposta per finanziare spese legate al coronavirus”, ed ha assicurato che farà “di tutto per evitare ogni licenziamento”.

La ripresa passa per l’Europa

Secondo Macron, “l’accordo franco-tedesco sull’indebitamento comune e sul piano di investimento per risanare l’economia del continente è una svolta storica che abbiamo fatto insieme con la cancelliera Angela Merkel”.

Riguardo alle proteste che imperversano anche in Francia sulle violenze della polizia: “La Repubblica non smonterà nessuna statua – ha detto il presidente – non cancellerà alcuna traccia né alcun nome della propria storia”, aggiungendo poi che la Francia saprà essere “inflessibile di fronte al razzismo e all’antisemitismo”.