L’interrogazione del senatore Mazzoni (PdL) alla quale dovrà rispondere il Ministro in Commissione Cultura del Senato è a dir poco incredibile.
Il parlamentare racconta di un bambino di 10 anni della scuola elementare “Andrea del Sarto” di Firenze che “durante i momenti di ricreazione, sarebbe stato ripetutamente offeso, sottoposto a violenze fisiche e psicologiche, legato a un albero e picchiato con pugni, morsi e calci da una decina di suoi compagni di classe”.
“Quello che era iniziato come una specie di “gioco della guerra” – prosegue Mazzoni – si sarebbe in realtà trasformato in una serie di sopraffazioni che la vittima avrebbe ripetutamente subito a scuola”.
La questione è venuta alla luce quando i genitori si sono accorti sia delle lesioni che il piccolo aveva in vari punti del corpo, sia del pesante e improvviso disagio psicologico che il bambino manifestava.
Il 31 maggio l’alunno è stato accompagnato presso un ospedale pediatrico della città dove i sanitari hanno rilevato ferite guaribili in 8 giorni con prescrizione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici.
Sempre secondo il resoconto del senatore del PdL, vi sarebbero anche prove acclarate e cioè fotografie, scattate all’ospedale, che documentano le avvenute lesioni (“svariati lividi, morsi, segni multipli in varie parti del corpo”).
Ora, i genitori hanno chiesto l’intervento di un legale che si è rivolto alla scuola per chiedere il risarcimento dei danni.
Disarmante (per usare un eufemismo) – sempre secondo il resoconto di Mazzoni – la risposta del dirigente scolastico che ha sottolineato “la difficoltà di controllare tutti i bambini in una grande struttura come quella della Andrea del Sarto”.
A questo punto il senatore chiede se il Ministro non ritenga opportuno disporre una ispezione e se nella scuola di Firenze siano state attivate iniziative in materia di lotta al bullismo.
Ovviamente è difficile esprimersi su una vicenda così delicata, ma va anche detto che se i fatti esposti dal senatore Mazzoni venissero accertati, sarebbe decisamente riduttivo parlare di bullismo. Forse bisognerà prendere atto che qualche responsabilità oggettiva esiste intervenendo con decisione ricorrendo – se necessario – agli strumenti sanzionatori previsti dalle norme.
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