Home Alunni Informazione, più di 2 milioni di studenti iscritti al ‘Quotidiano in classe’

Informazione, più di 2 milioni di studenti iscritti al ‘Quotidiano in classe’

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Sono 3 studenti delle scuole secondarie superiori su 4 ad aver aderito quest’anno scolastico al progetto ‘Il Quotidiano in classe’, promosso dall’Osservatorio permanente giovani-editori, giunto alla sua 15/a edizione: ben 2.082.504 studenti, pari a oltre il 76% degli iscritti. Ad animare le lezioni saranno 45.172 insegnanti.

I dati sono stati resi pubblici dallo stesso Osservatorio il cui presidente, Andrea Ceccherini, ha spiegato che “è un successo superiore al successo degli anni scorsi e il merito va riconosciuto interamente a quegli insegnanti italiani che si sono messi personalmente in gioco per conquistare al fascino dei dubbi quei giovani animati da solide certezze”.

Il progetto si basa su un’ora di lezione settimanale, in classe, dedicata alla lettura critica di più testate a confronto. Gli iscritti hanno la possibilità di ricevere settimanalmente le copie digitali o cartacee delle testate che prenderanno parte all’operazione: Corriere della Sera, Sole 24 Ore, Stampa, Gazzettino, Nazione, Giorno, Resto del Carlino, Unione Sarda, Tempo, Adige, Gazzetta di Parma, Arena, Giornale di Vicenza, Bresciaoggi, Gazzetta dello Sport e Osservatore Romano oltre a Focus.

 

 

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Il progetto è condiviso anche da 26 fondazioni bancarie oltre all’Acri. “Una buona scuola dovrebbe insegnare a imparare. E imparare a dubitare è una lezione che merita di essere appresa – spiega Ceccherini – E’ con questo spirito che portiamo una volta alla settimana, in classe, tre diversi giornali a confronto, per dimostrare ai ragazzi come la stessa notizia si possa dare diversamente. E quanto sia importante di conseguenza sapere che l’informazione non è verità infusa, ma una sua rappresentazione, nella migliore delle ipotesi resa in buona fede. Con questo esercizio, basato sul pluralismo delle opinioni che si confrontano, intendiamo allenare lo spirito critico e il senso civico dei più giovani, per farne dei cittadini più liberi, degli attori del cambiamento più partecipi, dei protagonisti di una democrazia in trasformazione”.

 

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