Qualche mese fa, su La Repubblica, è stato presentato uno studio di “Education First” sulla conoscenza della lingua inglese nel mondo. Secondo lo studio dal 2015, tra i giovani di 18-20 anni la conoscenza dell’Inglese continua a diminuire (-89 punti, dice l’indice globale). Molti Paesi, tra cui l’Italia, hanno registrato cali legati alla pandemia.
L’Italia è scesa al 35° posto della classifica, a pari merito con Spagna e Moldovia.
Se le innovazioni metodologiche sono importanti per migliorare la qualità del processo di apprendimento degli studenti in tutte le discipline, per l’insegnamento della lingua inglese esse diventano imprescindibili, perché per la sua peculiarità tale insegnamento presuppone una interazione continua tra docente e studente e un aggiornamento lessicale costante. Per tale ragione, infatti, negli ultimi anni stiamo assistendo a un cambiamento veloce e, talvolta, anche radicale, delle metodologie didattiche, che puntano sempre di più sull’insegnamento comunicativo, anche grazie al supporto sempre più diffuso delle tecnologie.
La lingua è un organismo dinamico e flessibile a seconda dei contesti nei quali essa è utilizzata. Pertanto è più importante che gli studenti riescano a capire e a farsi capire nelle diverse situazioni di interazione, di quanto essi siano in grado di formulare frasi grammaticalmente corrette.
L’obiettivo dell’insegnamento comunicativo è quello di rendere gli studenti capaci di padroneggiare la lingua in contesti diversi, nella giusta considerazione secondo cui il linguaggio è prima di tutto uno strumento di comunicazione. In tale contesto l’insegnante diventa un facilitatore del processo comunicativo e deve prestare una costante attenzione all’analisi dei bisogni degli studenti, sia nel decidere cosa proporre, sia nel verificare l’avvenuta comprensione e acquisizione di quanto viene insegnato.
Le potenzialità del computer e della rete hanno consentito la possibilità di apprendere con un maggior grado di autonomia e di avere una maggiore interazione tra la didattica e i materiali in rete. Questo ha permesso di coniugare aspetti collaborativi tra docente e studenti e di avvalersi di soluzioni in grado di migliorare l’interazione con la classe e con gruppi diversi all’interno della classe.
Su questi argomenti il webinar gratuito New approaches in teaching English sui nuovi approcci metodologici nell’insegnamento della lingua inglese tenuto da Krassimira Tzvetanova Tzvetkova, docente madrelingua esperta presso Bournville College di Birmingham, organizzato da British Schools of English, patrocinato dal ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Tecnica della Scuola, in programma il 9 gennaio, dalle ore 16,00 alle 18,00.
Scopo del seminario è quello di fornire delle linee guida e di condividere esperienze di insegnamento tra docenti di ogni ordine e grado, di scambiare opinioni, pratiche didattiche, di cercare soluzioni ai problemi più diffusi che gli insegnanti di lingua spesso incontrano nelle scuole.
Una opportunità formativa da non perdere per essere sempre pronti a offrire ai nostri studenti un insegnamento di alto livello e a sostenerli nelle sfide che dovranno affrontare nei prossimi anni.
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