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Inizio scuola, la prof colpita da pallini ad aria compressa torna in classe: “Sarò guardinga, cambierò il metodo”

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All’inizio dello scorso anno scolastico l’opinione pubblica scolastica è stata scossa dall’aggressione, in classe, in una scuola di Rovigo, alla docente Maria Cristina Finatti, colpita, dai propri alunni, da pallini provenienti da una pistola ad aria compressa, aggressione ripresa da altri alunni per postare il video sui social. A distanza di quasi un anno dai fatti la donna ha rotto il silenzio.

Come riporta La Nuova Venezia, l’insegnante di Scienze e Biologia partirà con cinque prime classi e quattro seconde. Tra le seconde, ovviamente, non c’è la classe in cui si era consumato il grave episodio: è stata assegnata a un’altra collega.

Le recenti parole della docente

Ecco come il grave fatto ha modificato il modo di approcciarsi alle classi della docente: “Sarò un po’ più guardinga. Penso che rivoluzionerò un po’ il metodo in classe. Li farò lavorare un po’ di più, magari anticipando i compiti che devono fare a casa. Poi bisognerà vedere anche come saranno”.

E, ripensando a quei momenti: “Non penso sia stato un problema di metodo mio. Sarebbe successo a qualsiasi altro insegnante, credo. Era l’inizio dell’anno scolastico, neanche mi conoscevano. Però pensavano ai follower. Adesso mi interessa solo lasciarmi alle spalle questa brutta parentesi e ripartire senza pensieri”, ha concluso.

Gli alunni erano stati inizialmente promossi con nove in condotta

Gli alunni responsabili del gesto erano stati promossi, lo scorso giugno, con il nove in condotta. Ciò ha fatto scalpore, tanto da spingere il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a inviare gli ispettori nella scuola. Alla fine la questione si è conclusa con l’abbassamento dei voti in condotta per gli studenti, che sono stati comunque ammessi alla classe successiva.