Intelligenza artificiale a scuola? Un’assistente per i docenti, che devono essere formati: a Didacta 2023, Fabiano (Ai4Edu)

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Si è aperta ieri, l’8 marzo, l’edizione 2023 della Fiera Didacta Italia, l’appuntamento fieristico sull’innovazione nel mondo della scuola che ha luogo a Firenze, negli spazi della Fortezza da Basso. La Tecnica della Scuola, presente all’evento, ha avuto modo di intervistare il prof. Gaetano Fabiano, co-fondatore di Ai4edu, con cui si è discusso di didattica e intelligenza artificiale. Ecco cosa ci ha raccontato.

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Cosa si può fare con l’IA a scuola?

“L’IA è un argomento caldo. Come innovazione didattica abbiamo proposto una serie di soluzioni che propone le tecnologie IA per la didattica. L’IA può fare moltissimo per i docenti e la didattica. Noi lo vediamo come un esoscheletro che può potenziare le capacità del docente, che può permettergli di reggere gli sforzi e personalizzare gli insegnamenti in base alle singole esigenze dell’alunno, della classe, della disciplina. Dobbiamo immaginare l’IA come un assistente con cui fare brainstorming, scambio di idee, a cui il docente può chiedere spunti e suggerimenti che il docente può raccogliere ed applicarle”.

Anche nel primo ciclo?

“Eccome, lì è dove la didattica fa molto uso di fantasia, e l’IA si sposa bene con la fantasia”.

E per quanto riguarda Dsa e disabilità?

“Sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento può essere utilizzata sia come misura compensativa sia come misura dispensativa”.

Sul piano pratico, l’IA aiuta nella formazione di testi?

“Immaginiamola come un generatore di testi on demand. Il docente può fare delle domande. La formazione del docente dovrà puntare su saper fare bene le domande giuste finalizzate a produrre un semilavorato didattico fino ad arrivare ad un test di verifica. Molto dipende dalla qualità con cui il docente pone le domande. L’IA può essere utilizzata anche nel campo multimediale. Il docente può usare parole per descrivere un’immagine da utilizzare come supporto per la didattica”.

Occorre un device per ogni alunno?

“Dipende dalla prospettiva con cui si usano questi strumenti. Se si vuole proporre un device lato studente o docente”.

Ci sono applicazioni già pronte all’uso per le scuole?

“Applicazioni verticali stanno iniziando a nascere. Ancora lo stato dell’arte si muove su un fronte generalista. Bisogna investire sulla formazione di docenti e studenti sull’uso idoneo di questi strumenti. L’investimento principale da fare in questo momento è sulle competenze e sulle conoscenze. Il costo maggiore non è tecnologico ma umano al momento. Non è lo strumento che rende efficace la didattica ma ciò che si mette dentro, come si usa”.

Servono competenze di base?

“Sì, serve una base di cultura digitale ma anche di conoscenza su ciò che questi strumenti possono e non possono fare. C’è molta paura quando si parla di IA per la didattica, che nasce proprio dal fatto che non c’è una conoscenza di questi temi”.

Tra quanti anni potremo vedere realizzato un prototipo di IA nelle nostre scuole?

“Secondo me non avverrà tra tanto tempo. Bisogna però essere pronti, il nostro obiettivo è arrivare pronti a questo cambiamento”.

La Tecnica della Scuola presente a Didacta

La Tecnica della Scuola, attiva nel campo dell’informazione scolastica da oltre 70 anni, dopo il successo di Fiera Didacta Sicilia, è presente per la prima volta alla Fiera Didacta Italia allo stand C27 (padiglione Cavaniglia), nella sezione dedicata all’editoria e alla stampa di settore.

L’obiettivo è quello di riflettere sulle novità relative alla formazione dei docenti e degli studenti come l’Intelligenza Artificiale, Chat Gpt, il Metaverso, le materie Stem, Scuola 4.0 e la Robotica Educativa: insomma, tutti elementi della scuola del futuro.

Per chi si registrerà presso il nostro stand, saranno subito disponibili in omaggio il corso online di sei ore “Strategie educative efficaci per l’insegnante di oggi”, tenuto dal formatore Giovanni Morello, e una pratica shopper in cotone!

Le attività della Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Italia, in duplice qualità di testata giornalistica e di ente di formazione accreditato dal Mim, sono molteplici, da interviste itineranti a momenti di approfondimento con formatori ed esperti sui temi più disparati.