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Intelligenza artificiale, arrivano assistenti robot a scuola. Una prof: “Pensiamo al riconoscimento facciale per fare l’appello”

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L’intelligenza artificiale e le innovazioni tecnologiche stanno sempre più trovando spazio nelle scuole italiane. Come riporta Il Messaggero, in alcuni istituti romani stanno per essere usati dei robot che assistono il personale della scuola in varie mansioni.

In un istituto tecnico, ad esempio, è stato già progettato un robot per la raccolta della plastica: si tratta di un carrello che, su indicazione di una telecamera, cerca e raccoglie i rifiuti in plastica per differenziare i rifiuti e gettarli correttamente per avviarli al riciclo.

Le possibili applicazioni

A spiegare il progetto è una professoressa di informatica: “I ragazzi hanno partecipato alla progettazione del carrello per la differenziata, in grado di muoversi per le classi. Vogliamo far capire agli studenti che con l’Intelligenza artificiale si può fare di tutto, sempre sotto la guida dell’uomo ovviamente. Siamo noi a decidere cosa realizzare. L’argomento è delicato, con l’educazione civica spieghiamo come rapportarsi all’intelligenza artificiale e come porre le domande correttamente”, ha spiegato.

Ecco quali potrebbero essere future applicazioni: “Stiamo pensando ad esempio all’utilizzo del riconoscimento facciale: in una scuola, ma anche in un ufficio pubblico, si può controllare il flusso delle persone che entrano. Per una questione di sicurezza ma non solo: in una scuola si può ridurre il tempo destinato all’appello”.

“Mettere un dispositivo simile all’interno di una classe permette di fare l’appello in automatico: il riconoscimento facciale sa chi è presente tra i banchi e chi, invece, ancora non è arrivato. Ci sono infinite possibilità, basta saperle usare correttamente”, ha aggiunto.

Il cyberpreside

Nel frattempo in alcune scuole all’estero, precisamente nel Regno Unito, ci sono robot che sono dei veri e propri assistenti per docenti e dirigenti. In una scuola del Sussex è in uso Abigail Bailey, l’assistente del preside in versione avatar che si occupa principalmente di aiutare il personale scolastico nell’organizzazione quotidiana delle lezioni e, secondo quanto riportato dal Daily Mail, di fornire assistenza agli studenti con disturbi dell’attenzione.