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Irc: indicazioni per il Gruppo di lavoro della Cei

Il Servizio nazionale per l’insegnamento della Religione Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), ha ritenuto opportuno costituire un apposito gruppo di lavoro composto da esperti in scienze dell’educazione e da insegnanti formatori per supportare i docenti di Religione Cattolica in questo primo anno di applicazione delle nuove indicazioni ministeriali. Un modo come un altro per aiutare i docenti a concretizzare in maniera positiva i nuovi cambiamenti in atto nella scuola.
In una nota a firma di don Giosuè Tosoni, Responsabile del Servizio Nazionale per l’Irc, si sottolinea che il Gruppo di lavoro 2007 è nato per mettere insieme “alcune considerazione di ‘orizzonte’” e “alcune proposte operative”. Per contestualizzare la nascita e la finalità di questo gruppo di lavoro bisogna, non solo tenere presente il grande impegno formativo profuso negli anni passati dall’insegnanti di religione cattolica (che ha portato la Cei ad irrobustire il Settore Irc, trasformandolo in Servizio nazionale per l’Irc, con un vice responsabile, due impiegati e molte collaborazioni esterne), ma anche il quadro della didattica dell’Idr messa in atto.
Una didattica che può essere articolata in tre filoni fondamentali:

1)  quella che si snoda attorno agli Obiettivi Specifici di Apprendimento (Osa) e che confluisce nell’elaborazione del sussidio stesoa cura del Servizio, Irc. Il nuovo Profilo (Brescia 2006), con la stesura anche di nuovi libri di testo. Un proposta che è stata presa in considerazione soprattutto dalla Scuola dell’Infanzia e dalla Scuola Primaria; 
2) “una didattica della ricerca” (riscontrabile nella Scuola Secondaria di secondo grado)  tesa soprattutto a venire incontro alle domande e alle attese dei ragazzi. In questo caso spesso l’Idr opera in maniera isolata e senza apertura interdisciplinari, perché anche il non alto riscontro della valutazione finale ai fini della scheda dello studente ha una ricaduta negativa sull’importanza della disciplina; 
3) “una didattica preoccupata dei contenuti”, che parte dalla considerazione che dopo anni e anni d’insegnamento della religione cattolica, i ragazzi sono comunque profondamente ignoranti della cultura religiosa cattolica. In altre parole, sì al dialogo interreligioso in classe, ma senza perdere di vista la conoscenza della religione cristiana cattolica.

E’ da queste considerazioni che il Servizio nazionale Irc vuole ripartire per la formazione del Gruppo di lavoro 2007, al quale sono chieste due condizioni: continuità con il passato e messa in fuoco sugli elementi essenziali dell’Irc.
Luigi Mariano Guzzo

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