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Iscrizioni on line, il Miur potenzia il sistema

Quasi 140mila iscrizioni on line in meno tre giorni. Sembrerebbe un risultato rassicurante quello raggiunto dal Miur alle ore 19 di mercoledì 23 gennaio: “alle 19 di oggi quindi le domande inserite sono passate a 139.027 di cui 100.918 inoltrate alle scuole”, ha scritto viale Trastevere.
La precisazione è opportuna, perché dopo i diversi problemi di connessione riscontrati nel corso del primo giorno (anche se il Miur parla di “sporadici problemi di accesso al sito del Ministero”), da più parti si erano posti seri dubbi sulla tenuta del sistema telematico predisposto dal ministero dell’Istruzione che avrebbe dovuto permettere a circa un milione e 700mila alunni e studenti di iscriversi al prossimo anno scolastico entro il prossimo 28 febbraio.
Il Miur, non a caso, ha tenuto così a precisare che “l’architettura del sistema è stata comunque potenziata già dopo il primo giorno ed oggi alle 18 è entrata in esercizio una nuova configurazione che ha consentito nella prima ora di servizio di raddoppiare il numero delle iscrizioni passando da circa 5.000 iscrizioni l’ora a 10.000”.
L’amministrazione è così giunta alla conclusione che in base ad una “proiezione dell’afflusso di questi primi giorni si conferma dunque la praticabilità delle iscrizioni on line entro il 28 febbraio dei 1.700.000 studenti previsti”.
In effetti, viaggiando alla media di poco più di 40mila iscrizioni al giorno si arriverebbe a soddisfare le necessità dell’utenza.
Per quanto riguarda la denuncia delle ultime ore relativa all’impossibilità di iscrivere gli alunni figli di immigrati privi di permesso di soggiorno, il dicastero dell’Istruzione ha gettato acqua sul fuoco: “l’iscrizione – ha ricordato il Miur – deve essere garantita a tutti gli studenti in diritto dovere di istruzione, seppur privi, all’atto dell’iscrizione, del permesso di soggiorno e quindi del codice fiscale. I genitori di questi studenti devono recarsi presso le segreterie delle scuole che provvederanno ad acquisire le domande di iscrizione”. Polemica chiusa? Lo scopriremo nei prossimi giorni. Quando i genitori privi di permesso di soggiorno verificheranno l’effettiva praticabilità dell’indicazione ministeriale.
Alessandro Giuliani

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