Le donne più istruite fanno maggiore prevenzione oncologica e mangiano più sano: uno stile di vita positivo che, a sorpresa, sembra essere adottato in prevalenza al Nord e sempre meno al Sud.
Il dato emerge da una ricerca svolta dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da) riassunta in un Libro bianco edito da Franco Angeli e disponibile in libreria.
Il testo è stato presentato in Senato il 3 luglio dall’autore, Walter Ricciardi, che è anche direttore dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma: "Al Centro-Nord la donna, che ha una buona istruzione scolastica, – ha spiegato il prof. Walter Ricciardi – si sottopone regolarmente, anche se con fatica per motivi di tempo, agli screening per il tumore del seno e dell’utero, che ormai coprono quasi il 100% della popolazione". Al Sud, invece, (dove il numero di donne con almeno la licenza di scuola media inferiore diminuisce del 5-7% rispetto al Nord) è solo il 30% della popolazione femminile ad effettuare controlli preventivi. E ciò malgrado non manchi, complessivamente, il desiderio di riscatto e l’impegno nella vita sociale e personale.
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