Its Steve Jobs Academy, dove 8 alunni su 10 trovano lavoro. Le ragazze? Sempre le più brave del corso

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A fiera Didacta Sicilia, dallo stand 13 della Tecnica della Scuola abbiamo intervistato Franco Pignataro, presidente dell‘Its Steve Jobs Academy di Caltagirone (in espansione su Catania e su Palermo) e Sheila Scerba, direttrice dell’area formazione dell’istituto.

Perché gli Its tecnologici tanto amati dall’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi? “Perché hanno una efficace curvatura sulle competenze pratiche direttamente richieste dalle aziende presenti sul territorio, che in molti casi finanziano gli stessi istituti prestando loro i docenti che terranno i corsi agli alunni e alle alunne”. A spiegarlo il presidente Pignataro, che ci tiene a precisare: “Non confondiamo l’Its Academy con l’istituto tecnico di scuola superiore. Nel primo caso parliamo di percorsi para universitari, quindi post scolastici, post diploma di scuola secondaria superiore, cioè. Un percorso – aggiunge – che va ad assorbire il drop-out universitario”.

“Accade spessissimo, infatti, che un ragazzo senta di non avere fatto la scelta corretta della facoltà universitaria e che il troppo studio teorico lo porti ad abbandonare. E allora questi studenti arrivano da noi, per trovare un percorso più tarato sul mondo del lavoro. Si consideri che 8 ragazzi su 10 vengono assunti subito dopo la fine dei due anni di studio e talvolta persino prima”.

Il segreto è ascoltare il territorio e mettere in piedi quei corsi che le aziende richiedono esplicitamente – aggiunge Sheila Scerba – nel nostro caso, le aziende stanno investendo sui programmatori di app, ecco perché tutti i nostri corsi formano in modo particolare su questo ambito. E il territorio ci ripaga, al punto che la Sicilia sta diventando un polo di attrazione tecnologico: mentre in passato i nostri ragazzi andavano fuori, ora vengono da fuori per cercare noi”.

E sul gender gap, torna a intervenire il presidente Pignataro: “Purtroppo nei nostri corsi di studio le ragazze sono ancora una minoranza e dispiace, perché sono sempre le più brave del corso“. Un monito, per le studentesse, a credere in se stesse e a fare scelte formative all’altezza delle proprie capacità e adeguate alle richieste del mercato del lavoro.