Cento anni fa nasceva a Roma Maria Badaloni (1903-2003), una persona destinata a diventare importante per la scuola italiana, un’insegnante destinata a lasciare un segno. Una donna che seppe leggere le istanze di un’Italia tutta da ricostruire e che trovò nella via educativa lo strumento privilegiato per il riscatto della coscienza dei singoli e della comunità civile.
Nel 1945, in un’Italia devastata dalla guerra, Maria Badaloni seppe dar vita a una nuova associazione, quella dei "gruppi mediani" per accostare e saldare le esigenze e le spinte apostoliche a quelle sociali e sindacali, senza snaturare le une e le altre e fondò l’Associazione Italiana Maestri Cattolici. In seguito ricoprì importanti incarichi politici come deputato e sottosegretario alla P.I.
A fare gli onori di casa, al convegno tenutosi a Roma, sono stati la Presidente nazionale dell’Aimc, Mariangela Prioreschi, l’Assistente nazionale, don Giulio Cirignano, e i responsabili associativi.
Per l’occasione, è stato presentato un libro che raccoglie alcuni scritti di Maria Badaloni, curato da GianCarlo Boccardi, e proiettato un cortometraggio, realizzato dalla Melfi&Melfi production, che ricostruisce, a grandi linee, la vita e l’impegno della fondatrice dell’Aimc.
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