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L’Istruzione tecnica tra vecchia e nuova autonomia

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Per chi si occupa di scuola secondaria superiore rappresenta una occasione quasi unica per documentarsi su un segmento del nostro sistema scolastico che l’ OCSE stesso definisce "saldo e culturalmente nelle condizioni di offrire un contributo allo svolgimento dei processi di transizione".
Più di altri settori dell’istruzione superiore, quella tecnica appare per esempio in grado di dare una risposta alla esigenza di "lifelong learning" (apprendere per tutta la vita) che in tutti gli studi internazionali degli ultimi anni (dal "Libro Bianco" della Cresson al "Rapporto Delors" dell’Unesco) viene indicata come caratteristica prioritaria, anche se non esclusiva, di quel sistema formativo allargato verso il quale dovrà evolvere, in tempi rapidi, l’attuale sistema scolastico.
"Vanto dell’Istruzione tecnica – sottolinea il direttore generale Antonio Augenti nella introduzione del volume – può essere considerato quello di aver anticipato in qualche misura strategie e metodi dell’offerta formativa che hanno costituito materia di rilevante e innovativa definizione normativa nel corso di questi ultimi anni."
Il riferimento è appunto ai temi della formazione degli adulti, della formazione post-secondaria, della definizione dei crediti formativi e della certificazione dei percorsi.
A questi specifici aspetti è dedicata gran parte del volume che offre una quantità davvero consistente di dati statistici utili per conoscere l’evoluzione storica e lo stato attuale dell’istruzione tecnica del nostro Paese.
Di particolare interesse appaiono soprattutto i dati quantitativi e qualitativi sulle diverse tipologie di sperimentazione che in questi anni sono state attivate; molto opportunamente, poi, il volume offre anche una chiave di lettura per mettere in relazione tali dati con il problema dell’innalzamento dell’obbligo scolastico.