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L’italiano: una lingua che cresce

Nell’era della globalizzazione sono davvero tante le fonti che rimpinguano la lingua di uso corrente: tecnicismi, termini scientifici, parole straniere. La lingua così viene sottoposta a elevate pressioni provenienti tanto dall’esterno che dall’interno. Le nuove tecnologie, i diversi e diffusi mezzi di informazione, le realtà multiculturali non fanno che aumentare quotidianamente le risorse espressive a cui la lingua attinge per ammodernarsi. Sono tante quindi ogni anno le parole novelle che vengono accolte nei dizionari e in esse si cerca di leggere il significato e la pregnanza dei mutamenti sociali ed espressivi.
Dall’ultima edizione del vocabolario Zingarelli, arricchito di 1.700 nuove voci e accezioni, è possibile evincere che il sudoku è diventato gioco di massa, il reality una realtà, che viviamo in una società di furbetti e lampadati (con la tintarella perenne e non naturale).
A fronte di questa continua crescita, di contro, non ci sono abbastanza parole che cessano di vivere, questo perché le realtà regionali e locali, il lessico familiare, i proverbi e i modi di dire contribuiscono a mantenere vive le tradizioni e il radicamento delle parole più anziane.
Su questo sfondo, il vocabolario assolve ad una importante funzione, quella di registrare, eliminare, legittimare e codificare le “entrate” e le “uscite”, le “nascite” e le “morti” delle parole, rispecchiando la realtà linguistica e comunicativa in cui siamo immersi.
Il Devoto-Oli 2007, dal canto suo, riporta oltre 100.000 parole, molte delle quali afferenti dall’italiano di base, ma anche 700 neologismi di attualità e politica, nuove mode e tendenze, provenienti dai giornali e dalla televisione. Fra gli alterati dei sostantivi e degli aggettivi (diminutivi, accrescitivi e peggiorativi), vengono ritrovate parole espressive usate comunemente nella lingua parlata che altrimenti non verrebbero registrate (vedi aiutino, bonazza, buzzicone). Fra i neologismi: PACS, CPT o Centro di Permanenza Temporanea, altermondialista, critical mass, election day, moral suasion, i-pod, sclerare e l’immancabile sudoku.
Alessandra

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