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La chat WhatsApp d’istituto? Fanfarillo (Flc Cgil): se fossi una dirigente in servizio non lo farei mai, si seguano i canali istituzionali

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“La chat WhatsApp dell’istituto, se io oggi fossi una dirigente in servizio, non la farai mai, perché non è una modalità di comunicazione istituzionale. La scuola non è un gruppo di persone con un interesse comune, ma è una comunità istituzionale, per cui anche la comunicazione deve seguire canali istituzionali. La pratica di usare WhatsApp anche per mandare notifiche al personale da parte delle scuole ma anche da parte del personale ai dirigenti scolastici, è assolutamente da evitare e noi suggeriamo ai colleghi di evitarlo”. Lo chiarisce Roberta Fanfarillo, responsabile dirigenti scolastici Flc Cgil durante la diretta di Tecnica della Scuola Live del 18 ottobre.

Un tema suggerito da una insegnante che durante la diretta ha osservato: “Mi chiedo se è giusto che il nominativo di un docente assente venga messo sulla chat WhatsApp dell’intero istituto o addirittura via email istituzionale, sempre a tutti i docenti dell’istituto”.

“L’assenza di un docente è rilevante solo ai fini della sostituzione del docente – spiega sempre Roberta Fanfarillo – quindi non capisco, dalla domanda dell’ascoltatrice perché quell’assenza venga comunicata a tutti i docenti della scuola. Peraltro il dispositivo di individuazione del supplente nel caso in cui il docente sia sostituito è pubblico, quindi questa notizia già circola nella scuola, sebbene non si dica la ragione dell’assenza, perché naturalmente questo non è previsto”.

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