Home Didattica La didattica per progetti metterà in soffitta quella per unità didattiche?

La didattica per progetti metterà in soffitta quella per unità didattiche?

CONDIVIDI

Esistono scuole in cui ogni materia prevista dal piano di studi prevede un programma didattico organizzato non per unità didattiche, ma per progetti.

I progetti svolti al mattino, vengono integrati e rafforzati da un’ampia gamma di approfondimenti pomeridiani (scrittura creativa, teatro, pensiero creativo e problem solving, educazione ambientale, team working, culture comparate, cinema, ecc…).

La costruzione di un percorso con questa metodologia (Didattica per progetti) prevede 5 fasi:
1. Motivazione: per avviare la ricerca
2. Messa a fuoco: in cui si presentano le ipotesi di lavoro e i riferimenti concettuali
3. Acquisizione: è la vera fase operativa in cui i gruppi cercano delle fonti per confermare o smentire le ipotesi di partenza
4. Socializzazione: l’insegnante favorisce la comunicazione intersoggettiva delle conoscenze acquisite
5. Verifica: il docente procede a sviluppare una riflessione metacognitiva sul processo di ricerca

In tutte queste 5 fasi la tecnologia può avere un ruolo facilitante e arricchente. Il docente grazie alla tecnologia può predisporre siti e materiali per la ricerca avvalendosi di piattaforme per la gestione di classi virtuali e può favorire la socializzazione e la verifica.

Questo metodo può essere applicato in ogni ordine e grado di scuola, avendo ben presente lo sviluppo delle abilità cognitive dell’allievo di una particolare età. La didattica per progetti ha una valenza educativa, formativa e consente di far acquisire ad ogni allievo gli obiettivi didattici fissati, a livello disciplinare o pluridisciplinare.