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La Flc-Cgil contro l’assunzione diretta in Lombardia

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La Cgil e la Flc, nazionale e della Lombardia, hanno chiesto la cancellazione dell’art. 8 del Progetto di Legge della Regione Lombardia, cosiddetto Formigoni-Aprea. L’articolo 8 prevede la possibilità dell’assunzione diretta, da parte della singola scuola autonoma, del personale docente inserito in un albo regionale in cui sono inclusi obbligatoriamente solo i lavoratori che aderiscono al progetto di sviluppo regionale in materia di istruzione e formazione.
Il disegno di legge regionale presentato da Formigoni, che modifica l’attuale legge regionale n.19/6 istituendo concorsi di istituto (a chiamata diretta) per arruolare direttamente gli insegnanti, fa in effetti saltare un principio base del nostro sistema di istruzione e cioe’ il reclutamento nazionale tramite concorsi.
Ecco il testo del progetto di legge “Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 (Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia) Art. 5 (Modifica della l.r. 19/2007 – Reclutamento del personale docente da parte delle istituzioni scolastiche) 1 Alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 (Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia) è apportata la seguente modifica: a) dopo il comma 2 dell’articolo 3 sono aggiunti i seguenti commi: “2 bis A partire dall’anno scolastico 2012/2013, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche annuali. 2 ter E’ ammesso a partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola che conosca e condivida il progetto e il patto per lo sviluppo professionale, che costituiscono parte integrante del bando di concorso di ciascun istituto scolastico. 2 quater Le modalità di espletamento del bando di concorso sono definite, nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e pubblicità, con deliberazione della Giunta regionale”.
“Un articolo pericoloso, illegittimo e incostituzionale”, dice la Flc nazionale, “che discrimina i lavoratori, mortifica la professione docente e preannuncia derive secessioniste con la destrutturazione del sistema statale nazionale d’istruzione.”
Da qui appunto l’indizione di due manifestazioni nazionali aperte alla partecipazione di tutti i lavoratori della scuola, degli studenti, dei genitori e di tutti i cittadini.