La periodizzazione della Storia nei programmi ministeriali va rivista. Ad esempio la Storia moderna che va dalla scoperta dell’America fino alla fine dell’Ottocento è in periodo storico troppo lungo che i docenti non riescono mai a portare a termine.
La storia più recente non viene mai affrontata e gli studenti ignorano gli avvenimenti storici della contemporaneità.
Bisognerebbe rivedere la scansione dello studio della Storia nelle scuole e fare in modo che quella contemporanea occupi uno spazio maggiore.
Perchè in tutte le tipologie di concorsi pubblici e privati prevedono una prova preselettiva di cultura generale e soprattutto di storia contemporanea. Quando ci si imbatte nella correzione degli elaborati contenenti domande di cultura generale e di storia del nostro tempo c’è veramente da mettersi le mani in testa, da restare sbalorditi, in quanto le risposte ivi contenute sono a dir poco assurde e denotano una superficialità e pochezza di saperi acquisiti.
È bene che la scuola prenda atto di questo e insista molto sulle conoscenze di base che gli alunni devono possedere al termine di ciascun ciclo d’istruzione. Si tratta di quelle conoscenze globali che lo studente potrà poi spendere nel mondo del lavoro che oggi è molto competitivo.
Solo quando avranno quel bagaglio di conoscenze che permetterà allo studente di muoversi nel mondo, possiamo parlare delle competenze da mettere in pratica.
Mario Bocola
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