Home I lettori ci scrivono La risposta di SBC alla proposta di prolungare l’anno scolastico

La risposta di SBC alla proposta di prolungare l’anno scolastico

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A l’Aria che Tira di domenica, andata in onda il 6 dicembre su la 7, diversi docenti hanno appreso con sommo stupore che il lavoro svolto in questi mesi è stato vano, i loro sforzi inutili. 
Questo è ciò che è emerso dall’intervista di Myrta Merlino alla Ministro Azzolina. 

Da quanto dichiarato, la Ministra ha già proposto alle Regioni, senza aver consultato le sigle sindacali, né  le commissioni parlamentari di Camera e Senato,  di poter posticipare il calendario scolastico 2020 /2021 a fine giugno, per il recupero delle diverse ore di lezione che si sono perse o perché intere classi o scuole sono andate in quarantena o per la sanificazione dei locali. 

Insomma, il contratto integrativo nazionale  che regolamenta per docenti e gli  studenti la didattica a distanza , oggi didattica digitale integrata, firmato tra ottobre e novembre prima da Anief e CISL e poi  dalla FLC CGIL , in cui si stabilisce non solo la validità della didattica a distanza ma anche il non recupero delle ore, adesso, dopo le ultime esternazioni del Ministro in una trasmissione televisiva,  non vale più nulla!

Ministra Azzolina si è mai soffermata a leggere nei diversi social network i commenti che molti docenti hanno scritto sulle ore trascorse davanti ad un pc pur di poter preparare lezioni  funzionali alla DDI?
 Si è mai soffermata a chiedere ad un docente quali problematiche abbia dovuto affrontare pur di poter rendere quelle lezioni accattivanti?
 

Si è mai chiesta quante ore di formazione ed autoformazione hanno fatto la stragrande maggioranza dei docenti per potersi riproporre in un modo di fare scuola totalmente diverso al prima che iniziasse questa pandemia?
Ha mai tenuto in considerazione, nella sua proposta, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado?
 

Vede la maggior parte degli Istituti che appartengono a questi ordini di scuola quest’anno  non si sono mai ”fermati” da settembre.
Purtroppo, pensiamo che dietro alle sue esternazioni televisive ci sia ben altro, a voler essere maliziosi, crediamo che dietro queste sue affermazioni ci sia un disegno politico ben preciso, che a fasi alterne viene sempre riproposto: il voler rimodulare l’orario lavorativo dei docenti, senza tener conto delle diverse ore sommerse che, invece, dovrebbero essere giustamente retribuite.

Però, nella sua proposta di allungamento dell’anno scolastico, le facciamo notare, ci sono alcune FALLE, frutto del non aver tenuto in considerazione diversi fattori.
Primo fra tutti, l’allungamento della chiusura della scuola farà slittare inevitabilmente anche la data di inizio degli Esami di Stato sia per la scuola secondaria di secondo grado sia per quella di primo grado.
 

Come dovrebbe ben sapere, tutto ciò comporterà ritardi non solo per le iscrizioni alle università ma anche nell’organizzazione scolastica per la formazione delle classi degli istituti superiori, nella formazione degli organici di fatto, non crede?

A questo si aggiunge anche la PERDITA del DIRITTO ALLE FERIE dei docenti. Le ricordo Ministro che le “VACANZE” i docenti, per motivi di servizio, sono obbligati a prenderle sempre nel periodo estivo! I famosi 32+4 giorni di ferie, infatti, comprenderebbero anche il mese di settembre, con conseguente slittamento dell’inizio dell’anno scolastico 2021 22 ad ottobre: a meno che lei Ministra non si sia già accordata con il Ministro del Tesoro a voler pagare alla maggior parte del personale scolastico le ferie non godute. Ha considerato anche il PARERE di quelli che lei chiama i “suoi” amati studenti?
 

Vede già a giugno, come lei ha ben detto, le classi sono fornaci, soprattutto al Sud,  con quale lucidità saranno in grado di apprendere nuove nozioni e con quali garanzie dal punto di vista igienico sanitario?
 

Ha considerato anche “cosa ne pensano” le famiglie dei suoi studenti? Molte di loro programmano in quel periodo vacanze in altri Paesi, in altre regioni o città, gite al mare o in montagna, il rientro nei loro paesi di origine per andare a visitare nonni, zii, fratelli: a suo avviso saranno ben disposte a rinunciarvi?

Non solo, non crede che il prolungarsi dell’anno scolastico non danneggi ulteriormente l’economia del nostro Paese?
Vede le VACANZE ESTIVE servono affinché chi lavora nei centri balneari, negli hotel, nei musei, nelle società per i mezzi trasporto privato… possa MANTENERE IL PROPRIO LAVORO ed evitare così la cassa integrazione o addirittura il licenziamento, ne ha parlato con i Minisri competenti?

Insomma, Ministra, prima di prendere qualsiasi decisione le chiediamo, come  Scuola Bene Comune, un confronto con chi vive realmente la scuola e soprattutto si soffermi a valutare quali possano essere effettivamente i PRO ed i CONTRO: è questa la motivazione delle continue critiche che le provengono ormai  dal mondo della scuola e non solo.

Ministra  ci consenta di aggiungere un’ultima cosa… determinate esternazioni non solo SONO OFFESE per tutti i docenti, ma espongono questi lavoratori, CHE DA LEI DOVREBBERO ESSERE RAPPRESENTATI, a continui attacchi da parte di chi non conosce questo lavoro. Le sue affermazioni, che peraltro provengono da una Ministra che ha svolto il nostro stesso lavoro,  hanno avvalorato ed avvalorano tutti quei luoghi comuni con cui i docenti vengono continuamente attaccati, perché se è il Ministro ad affermarlo e a pensarlo allora tutti saranno autorizzati a dire che i docenti lavorano poco o niente, che hanno 3 mesi ed oltre di vacanza e chi più ne ha più ne metta!


Scuola Bene Comune