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La scuola capovolta!

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La Fondazione Agnelli ritorna alla carica, sperando che il nuovo governo Renzi recepisca le loro idee.
Essa propone di valutare le scuole attraverso le prove Invalsi. Quelle risultanti migliori,”potrebbero ottenere margini crescenti di libertà amministrative e gestionale ad esempio permettendo di chiamare direttamente i docenti… oppure potendo disporre liberamente dei fondi per la formazione dei docenti”.
Ma se risultano migliori, perché debbono chiamare altri docenti o debbono formarli?
Non sarebbe il caso di capovolgere il ragionamento?
Sono le scuole dove i i risultati sono peggiori che hanno bisogno di aiuto e di risorse!
C’è bisogno qui di pagare di più gli insegnanti (e i presidi) per attirare i migliori nelle scuole situate in aree a rischio.
C’è bisogno di formarli per capire come devono rapportarsi con i ragazzi difficili e motivarli allo studio.
Più che abolire l’esame di licenza media, come propone la Fondazione Agnelli, sarebbe più utile  che venga ripristinata la platea altrimenti nei territori di disagio sociali i migliori alunni vanno in altre scuole e restano quelli con le famiglie più disagiate.
La scuole in questi territori sono destinate a diventare scuole-ghetto con la libera concorrenza (i genitori possono iscrivere i figli dove vogliono), mentre con l’obbligo di iscriverli nella scuola del quartiere le classi si formerebbero in maniera mista e gli alunni migliori potrebbero trascinare allo studio i meno motivati.
Sarebbe il caso di capovolgere l’ideologia liberista finora dominante, caro Renzi.