Fra le tante colpe che si attribuiscono alla scuola è arrivata pure l’accusa di “crimini di guerra”. Non l’ha decretata la corte dell’Aia ma una ragazzina scozzese di 11 anni che non ha esitato ad accusare la sua scuola di crimini di guerra, scatenando una tempesta di like su Twitter e i dubbi del padre.
“Dovrei bloccarla o comprarle un gelato?”, ha scritto Gavin Bell, evidentemente divertito dalla lamentela della figlia Ava.
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La studentessa, in un documento della scuola che chiede agli alunni consigli per gli insegnanti, ha scritto che non dovrebbero essere adottate “punizioni collettive, poichè non è giusto nei confronti di tante persone che non hanno fatto nulla e in base alla Convenzione di Ginevra del 1949 si tratta di un crimine di guerra”.
Ava non manda già le punizioni collettive che colpiscono la sua classe in caso di malefatte da parte di un singolo studente. Papà Gavin ha messo su Twitter una foto del “consiglio” vergato dalla figlia e nel giro di poche ore sono arrivati 400mila likes.
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