I lettori ci scrivono

La scuola insegni che si può vivere senza cellulare

Vivere le esperienze della vita nella loro pienezza, attraverso lo tusnami delle emozioni che l’età dell’adolescenza offre. È l’invito che viene fatto agli adolescenti del nostro tempo spesso smarrititi, disorientati, incerti, annoiati, alla ricerca di un’identità indefinita.

Perché sprecare tempo prezioso alla condivisione personale, ai momenti di crescita individuali passando il tempo a stare con gli occhi abbassati sui telefonini. Questi strumenti, se possibile, possono essere lasciati a casa durante i viaggi d’istruzione.

E, invece, troviamo i genitori che non sia mai il proprio figlio dimentica il cellulare. Come possono controllarlo poi? Ecco che non dobbiamo meravigliarci se gli alunni in gita stanno continuamente incollati al cellulare, si scambiano messaggi su Whatsapp, ascoltano musica con le cuffiette nelle orecchie. Loro sono attratti dal mondo virtuale, un mondo arido di emozioni e tempeste affettive tipiche dell’età adolescenziale.

I ragazzi hanno bisogno di crescere e per farlo vanno oltremodo responsabilizzati e avviati a vivere il mondo reale. Come hanno vissuto i nostri padri: prima non esistevano cellulari eppure sono andati avanti, hanno studiato, hanno stretto relazioni sociali e si sono divertiti tanto.

Oggi il divertimento delle nuove generazioni è solo virtuale, avaro di emozioni capaci di scuotere tutto l’essere umano. Sono troppo schiavi dei cellulari i nostri alunni e di questo passo si annulleranno le relazioni sociali che sono alla base della comune convivenza, dello stare insieme, del vivere momenti indimenticabili.

In gita si va per fare esperienza diversa di condivisione, esperienza che segna la vita dell’alunno… e, invece, hanno bisogno del cellulare, di quello strumento da cui non si possono separare e le mamme e i papà ansiosi di controllarli a tutte le ore e a tutti i minuti. La scuola insegni soprattutto che anche senza cellulare si può vivere e fare esperienze formative belle ed emozionanti che segnano per tutta la vita. E la vita va vissuta proprio nel segno della spensieratezza e delle esperienze formative.

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

La Corte di Cassazione (marzo 2024) conferma che la Carta Docente (500 euro) spetta ai precari: come richiederla

Con la nuova decisione del 24 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha confermato la…

29/04/2024

Concorso docenti di religione cattolica, bandi in arrivo: bozze presentate ai sindacati il 30 aprile

Nel pomeriggio di domani, 30 aprile, la Fgu/Snadir è stata convocata dal Ministero dell’Istruzione e…

29/04/2024

Graduatorie III fascia Ata, nomine rischio per il 2024/25: forti contestazioni

Il parere del CSPI del 26 aprile 2024 anche se obbligatorio ma non condizionante, sta…

29/04/2024

Sistemi scolastici: la differenza tra Oriente e Occidente

Ho studiato, per curiosità professionale, alcuni sistemi scolastico-universitari orientali: che differenza rispetto a quelli occidentali!…

29/04/2024

Franco Di Mare, il suo appello anni fa: “Sostenere i docenti, una vita piegata sui libri e il peggiore stipendio d’Europa”

La notizia è esplosa ieri: il giornalista Franco Di Mare, 68 anni, ex inviato di…

29/04/2024