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La scuola opaca

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Il personale docente e non è senza contratto da nove anni, adesso ci dicono che non ci sono risorse e voglio umiliarci liquidandoci con i famigerati 85 euro lordi (40 netti a regime, insomma un caffè al giorno).

Tuttavia nelle scuole girano parecchi denari contrariamente a quel che si crede, dal bilancio scuola (che finanzia vari progetti) al Fis (fondo di istituto) e poi ancora dal MOF, dai fondi alternanza, da quelli per la dispersione a quelli per l’educazione fisica fino al bonus premiale.

Sono tante risorse che purtroppo vengono spesso mal gestite con metodi clientelari dai dirigenti scolastici e con trasparenza assolutamente nulla grazie anche ad un parere di dubbia opportunità del garante della privacy e di qualche giudice che di fatto hanno consentito ai vari dirigenti di trincerarsi dietro una totale autonomia gestionale di tali risorse, compiacenti anche i revisori dei conti che mai fanno rilievi di sorta.

Il risultato è che nelle scuole i pochi privilegiati (cerchio magico del ds di turno) fanno ore ed ore di attività aggiuntive (anche centinaia) retribuite anche a scapito della didattica, ormai poco considerata, portandosi a casa anche varie migliaia di euro l’anno che di fatto fanno lievitare anche le future pensioni, a danno di chi preferisce salvaguardare lo scopo prioritario della scuola pubblica “il sapere” dedicandogli tutto il tempo necessario.