Home Attualità La scuola riapre in Spagna con misure simili all’Italia

La scuola riapre in Spagna con misure simili all’Italia

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Anche Spagna riapre la scuola e da un confronto con l’Italia sembra che le linee guida per lo più siano simili,con definizioni precise che scandiranno la vita degli studenti, dall’arrivo a scuola fino all’uscita. 

Il confronto lo ha approntato Fanpage.it, nel cui portale si legge che in Spagna rientrano a scuola 8,2 milioni di studenti e le regole saranno diverse per ogni Regione, con 17 differenti piani locali, mentre alcune regole saranno comuni per tutti. 

In Spagna viene raccomandato agli studenti di andare a scuola a piedi o in bicicletta, ma per chi prende gli scuolabus  la mascherina sarà obbligatoria sopra i 6 anni e consigliata a partire dai 3. Gli studenti dovranno sempre occupare lo stesso posto per tutto l’anno. 

Anche le regole per l’ingresso a scuola sembrano simili: gli studenti devono misurarsi la temperatura prima di entrare a scuola, anche se in alcune Regioni devono farlo i genitori, prima di uscire di casa. In altre il controllo avviene all’ingresso. In caso di febbre l’alunno non può entrare a scuola.

Possibilità di ingressi scaglionati in Spagna ma si può evitare nel caso di più ingressi. Tutti gli studenti devono indossare la mascherina, tranne quelli dell’asilo, e si deve mantenere la distanza di sicurezza, minimo di 1,5 metri. Lavarsi spesso le mani, arieggiare le aule e sfruttare anche gli spazi esterni.

In Spagna per le scuole dell’infanzia si prevedono gruppi stabili (di 15-20 studenti) che non dovranno indossare le mascherine né rispettare la distanza. 

Per le scuole primarie e secondarie, invece, in Spagna si prevede l’uso obbligatorio delle mascherine, anche per gli studenti che fanno parte dello stesso gruppo stabile, nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza di un metro e mezzo. Anche in Spagna non è stato del tutto risolto il problema dei maggiori spazi necessari e quindi il distanziamento molto spesso non è rispettabile.

In Spagna si punta a garantire la presenza in classe per tutti gli studenti più giovani, almeno fino al secondo anno delle superiori, benchè  in alcune comunità locali sia previsto l’insegnamento a distanza e in alcuni casi persino per le primarie. A decidere saranno i singoli istituti, con la possibilità di un sistema misto: lo studente può andare in classe un giorno e rimanere a casa quello dopo.

Pure in Spagna sono stati previsti un referente per ogni scuola che dovrà comunicare con l’autorità sanitaria pubblica e una stanza di isolamento, sufficientemente ventilata, in cui portare gli studenti con sintomi compatibili con quelli del Covid. 

Ed è stato stabilito pure che lo studente sospettato di contagio dovrà rimanere isolato fino a che non verrà portato via dai genitori. A valutare poi gli eventuali casi di isolamento degli altri studenti devono essere le autorità sanitarie locali. 

In Spagna solo il malato rimane isolato fino a che non avrà l’esito positivo del tampone e solo dopo si valuterà l’eventuale quarantena per il resto della classe. La chiusura della scuola può arrivare solo in caso di “trasmissione incontrollata” nell’istituto.