Secondo i collettivi studenteschi la stagione dei picchetti, delle notti in sacco a pelo a scuola, delle migliaia di studenti in piazza per bloccare la città, è tramontata da un po’.
Infatti, secondo quanto viene pubblicato da Adnkronos, dall’inizio dell’anno scolastico Milano è ferma a due cortei; a Roma la situazione non è troppo diversa: non si hanno dati precisi ma la percezione è questa.
Secondo certi dioscuri della scuola le cause sono da intercettare in regole più severe e pagellino a dicembre.
Secondo i ragazzi però la ‘colpa’ è anche dei regolamenti: “Se occupi adesso rischi. I presidi chiamano le forze dell’ordine. E scatta la sospensione. Le riforme della scuola hanno portato oltre i tagli anche nuove norme sulla disciplina, impensabile oggi occupare per dieci giorni come facevamo fino a qualche anno fa. Rischi il cinque in condotta e la bocciatura”.
Lo stesso vale per le giornate di “autogestione” che “sono diventate di “cogestione”, organizzate con i professori e con il via libera dei presidi che le presentano come “didattica alternativa”.
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