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L’E-Commerce sbarca nelle scuole cinesi e diventa materia di insegnamento

L’e-commerce entra nelle scuole cinesi e diventa materia di insegnamento.

Secondo il Daily cinese, la materia è stata inserita tra le 46 nuove specializzazioni delle scuole professionali superiori.

L’esigenza formativa è stata individuata dal Governo per la sempre più rilevante richiesta di liberi professionisti nel settore del libero scambio, in linea con la costante crescita dell’economica del Paese.

In Cina, nel 2018 le transazioni transfrontaliere di e-commerce hanno raggiunto 9.000 miliardi di yuan, pari 1.300 miliardi di dollari, rispetto ai 3.150 miliardi di yuan nel 2013. (fonte CorCom)..

Nonostante la forte domanda , ad oggi l’istruzione non ha tenuto il passo con le esigenze che arrivano dal mercato del lavoro.

Uno dei problemi più grandi sembra essere la necessità di avere più insegnanti che abbiano oltre alle conoscenze teoriche del commercio anche una forte esperienza pratica del lavoro. Componente non facile da individuare tra l’attuale corpo docente , per questo il governo cinese ha anche pensato di rafforzare la collaborazione tra le scuole e le aziende, così da permettere agli studenti di mettere in pratica le nozioni teoriche che hanno imparato a scuola.

Un modello del tutto simile al nostro “alternanza scuola -lavoro”.

In particolare le competenze richieste dal mercato del lavoro sono la gestione del cliente, diritto commerciale internazionale, follow up dei contratti, ovviamente la conoscenza della lingua inglese soprattutto quella commerciale.

In Italia l’e-commerce non è ancora materia inserita all’interno della didattica delle scuole superiori .

A parte specifici master post universitari, esistono solo una pletora di corsi di diversa natura erogati in forma privata.

Ci sono, in sostanza, diversi esempi di scuole private, blog,, lezioni on line di esperti del settore, formatori vari che propongono metodologie di vendita e nozioni di base per vendere on line i propri prodotti o per imparare a promuovere la propria attività tramite la creazione di un “negozio virtuale”.

Non esiste al momento un modello di certificazione ufficiale in grado di attestare le competenze acquisite.

Un esempio di questi è quello relativo al “7Pixel Academy”, un progetto nato dall’idea di 7Pixel che qualche anno fa ha realizzato una serie di corsi e di incontri dove esperti del settore hanno spiegato ad imprenditori come promuovere al meglio il proprio sito o creare un negozio virtuale.

Sarebbe sicuramente importante iniziare a diffondere la cultura dell’e-commerce fin dalle scuole medie, non tanto dal punto di vista dell’imprenditore che deve vendere il proprio servizio/prodotto ma dal punto di vista del consumatore.

Conoscere la “Rete” per poter sfruttare al meglio le proprie capacità è uno degli obiettivi della scuola 2.0, usare e diffondere negli studenti la cultura di Internet utile tra le tante cose anche per acquisire la  piena consapevolezza nei propri acquisti on line.

Dino Galuppi

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