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Le scuole paritarie non sono pubbliche

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Con riferimento all’articolo di Anna Monia Alfieri che manifesta soddisfazione perché, riguardo alle Cartoniadi, “ il Comune di Milano ha deciso di estendere il montepremi …. a tutte le Scuole Pubbliche primarie senza alcuna discriminazione ideologica” ritengo opportuno puntualizzare alcune questioni.

1)  Se la richiamata “discriminazione ideologica” si riferisce all’articolo 33, comma 3 ( …. “senza oneri per lo Stato”, per essere chiari)della Costituzione vigente, mi sembra un modo improprio e ben strano per cercare di aggirare e distorcere lo stesso articolo.

2)“tutte le Scuole Pubbliche”: questa è una commistione errata e ingannevole (spero non voluta di proposito) di due realtà diverse. Le scuole pubbliche milanesi sono pubbliche perché gestite del Comune di Milano, mentre le scuole paritarie sono a gestione privata, non sono pubbliche anche se svolgono un servizio pubblico (a pagamento ….. privato). Quindi l’aggettivo “pubbliche” ha significati ben diversi nei due casi, o meglio è improprio.

Può risultare utile la seguente tabella che riassume le diverse denominazioni in base alla normativa vigente.

1) Scuola in base alla gestione

Pubblica = non gestita da privati:

Statale pubblica o solo statale = gestita dallo Stato

Non statale pubblica = il gestore è il Comune, la Provincia o la Regione

Non statale privata = gestita da privati laici o religiosi.

2) Scuola in base alle caratteristiche

Pubblica = svolge servizio pubblico:

“La scuola paritaria svolge un servizio pubblico, improntato ai principi costituzionali ed è aperta a tutti.”

(v. Circolare Ministeriale 15 giugno 2000, n. 163).

3) Le scuole paritarie non sono scuole pubbliche anche se svolgono un servizio pubblico.

C’è chi – per errore o astuzia – cerca di accreditare l’equivalenza tra svolgere servizio pubblico ed essere scuola pubblica.

4) È errato e ingannevole dire che le scuole pubbliche sono o statali o paritarie perché l’aggettivo “pubbliche” ha significato diverso nei due casi,