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Lettera aperta al ministro Giannini

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Caro MInistro,

sicuramente riceverà quotidianamente centinaia se non migliaia di email, e probabilmente il 95% finirà nello SPAM.

Ma le scrivo ugualmente. Non sono come altri colleghi che la riempiono di ingiurie o lamentele… Io sono Pro La Buona Scuola e ho fatto anche una campagna di sensibilizzazione a favore della Legge, un’ottima Legge se ben applicata.

Io purtroppo, sono stato “deportato” a Bergamo da Lecce, perché con solo 6 punti non avrei avuto molte chances.

In realtà le chances le avrei potute avere perché, veramente, mi sono dannato 7 anni nelle paritarie, dando il massimo, senza percepire stipendio (perché al SUD funziona cosi con loro), per un punteggio GaE che non mi sarebbe servito a nulla.

Io insegno Matematica e Fisica (A049) e quest’anno ero entrato proprio nel cuore della scuola, Fase C ma differita, differita perché potevo accettare l’inserimento di 18 ore in una scuola sotto casa, ma invece ho accettato due spezzoni di 9 ore a 120 km quotidiani, per non lasciare le classi, per non far cambiare docente, per costruire un triennio continuativo, e mi sono catapultato in tante attività tra cui l’alternanza scuola-lavoro che mi è stata invidiata da tante altre scuole, che ha entusiasmato i ragazzi fino al 20 luglio con 40°C all’ombra! E avevo già programmato progetti con i ragazzi per i prossimi anni, preso contatti col territorio (nel Salento è difficilissimo), curato altre alternanze di mia volontà e tasca, senza percepire nulla, ma solo per il senso di responsabilità che un docente deve avere.

Tutto perché gli anni in paritaria non mi contano, ed è solo questo che mi fa rabbia… ho lavorato gratis prendendo 0 punti, contro chi ha lavorato per un anno con contratti di 3 ore a settimana e ora si trova a casa. 

Davvero Ministro, ho fatto tutto e anche di più di quello che un docente avrebbe fatto, perché molti, se ricevono un incarico di 15 ore, fanno solo quelle 15 ore: io, invece, vivo per la scuola del mio territorio, per i miei ragazzi, e con miei intendo del Salento, sempre visti in secondo piano, spesso ai margini delle possibilità lavorative, molto spesso in situazioni economico-sociali che è meglio non raccontare: perché nelle paritarie ci si fanno le ossa con i ragazzi che hanno, spesso, seri problemi alle spalle.

Per questo, Ministro Giannini, non attacco LaBuonaScuola, ma la difendo per i principi di novità che avrebbe portato, per la possibilità di far in modo che chi andava nelle classi perché “ORMAI DI RUOLO” a leggere il giornale o a dormire, avrebbe dovuto rendersi conto della sua missione; perché un docente che è abituato anche ad uscire con gli studenti, a cui i genitori scrivono chiedendo aiuto, che va in vacanza con i ragazzi e spesso organizza serate o partite di calcetto, che riceve messaggi dagli studenti che avendo preso 3 ad un compito scrivono “mi scusi prof per averla delusa… domani sto venendo volontario”, non credo sia giusto e corretto allontanarlo per una colpa che non ha, se non quella di aver voluto sempre insegnare e aver amato le classi più della scuola