Alla scuola Rigotti di Malo in provincia di Vicenza, una psicologa, ai ragazzi di quarta e quinta elementare, ha tenuto lezioni di educazione “socio-affettiva-sessuale”. Il corso è inserito nel programma scolastico dell’istituto “Ciscato” di cui fanno parte le elementari “Rigotti”.
La professionista racconta di come viene concepito un bambino. Poi la lezione vira, su richiesta degli alunni, anche su pratiche sessuali diverse. E qui scoppia il caso: “Non pensavo si arrivasse a tanto e certe cose si insegnano per gradi – dice un papà a il Giornale di Vicenza. – Quando ci siamo sentiti rivolgere certe domande siamo rimasti basiti”.
Altri non la pensano così: “Il sesso è un argomento che i nostri figli devono conoscere, rispettando i passaggi opportuni. Non dobbiamo nasconderci che certi argomenti viaggiano rapidamente rispetto ai nostri tempi e che è meglio saperli”.
I dettagli relativi alle diverse pratiche sessuali non sarebbero emersi durante la spiegazione dell’insegnante, ma come conseguenza di domande dirette da parte dei bambini. Dalla scuola fanno sapere che dalla metà dello scorso marzo tutti erano a conoscenza del percorso formativo che sarebbe stato proposto, anche se alcuni non si sarebbero aspettati certi dettagli.
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