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Liberi e Uguali, il programma: “Cancellare la Buona Scuola. Istruzione e ricerca al primo posto”

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Liberi e Uguali, la formazione di sinistra guidata da Pietro Grasso, ha presentato il programma per le elezioni politiche per il 2018. Spazio anche al tema dell’istruzione e della ricerca.

Ecco quanto previsto dalla lista capeggiata dal presidente del Senato:

Da anni siamo collocati agli ultimi posti in Europa per investimenti nel settore. Eppure, tra mille difficoltĆ , la scuola ha saputo affrontare sfide enormi, come quella dell’inclusione.

Dobbiamo cancellare la logica della cosiddetta ā€œBuona scuolaā€ e ripartire da una scuola che si fa comunitĆ  educante, che si dĆ  l’obiettivo fondamentale di contrastare la dispersione scolastica e di creare condizioni di uguaglianza sostanziale. Una scuola ancorata ai principi costituzionali, rendendola realmente gratuita, riqualificando e ampliando il ā€œtempo scuolaā€, moltiplicando l’offerta pubblica di nidi, rendendo universale la scuola dell’infanzia.

Solo una scuola felice e piena di dignità può essere buona.

Una scuola che funzioni davvero, dove gli insegnanti siano persone fiere del loro lavoro e restituiscano ai nostri figli il meglio di loro stessi. Una scuola povera, senza mezzi, con insegnanti mortificati costruisce – al di lĆ  del valore dei singoli – una societĆ  frantumata e rancorosa in cui la lotta tra poveri inizia tra i banchi di scuola perchĆØ non tutti possono permettersi di pagare le attivitĆ  sportive, culturali, ricreative, la mensa, i materiali didattici.

E’ necessario riconoscere la dignitĆ  e il valore della funzione degli insegnanti, stabilizzando i precari attraverso un piano pluriennale, dando risposte a chi (vittima di un algoritmo impazzito) ha subito una mobilitĆ  inutile e dannosa, adeguando gli stipendi di docenti e personale Ata agli standard europei.

L’alternanza scuola-lavoro ĆØ da rivedere completamente con il riconoscimento della volontarietĆ  dell’adesione, dando agli studenti strumenti per comprendere il mondo del lavoro e portarvi elementi di innovazione, spirito critico, autonomia intellettuale.

Serve un piano per l’edilizia scolastica in linea con il progetto di conversione ecologica.

Nel corso dell’ultimo decennio si ĆØ assistito al continuo sotto-finanziamento del sistema universitario e della ricerca pubblica, accompagnato dal crollo delle immatricolazioni: l’UniversitĆ  diventa sempre di più un club per pochi. Contestualmente, gli enti pubblici di ricerca hanno subito una razionalizzazione selvaggia, un’esplosione del precariato in spregio all’utilitĆ  strategica di molti istituti.

ƈ irrinunciabile un investimento sul diritto allo studio e sulla progressiva gratuitĆ  dell’accesso a partire dall’abolizione delle tasse universitarie, sull’effettivo sostegno con borse di studio e residenze per gli aventi diritto, sulla qualitĆ  dell’insegnamento, sulla valorizzazione di professori e ricercatori, sulla stabilizzazione dei precari dell’UniversitĆ  e del sistema pubblico di ricerca,Ā sulla valutazione seria della ricerca definendo nuovi criteri e finalitĆ  della valutazione dei singoli e delle istituzioni. Strumenti strutturali per la ricostruzione di un sistema universitario e della ricerca pubblica all’avanguardia e diffuso lungo tutta la penisola.