“Dimezzare le due ore settimanali di esecuzione di strumento nei licei musicali è un grave errore che rischia di inficiare la preparazione professionale degli allievi”.
Ad affermarlo è la Gilda degli Insegnanti che critica con forza la decisione del Governo di trasformare una delle due ore in ascolto musicale.
“Si tratta di un provvedimento che snatura l’indirizzo di questo tipo di scuola, istituiti da una legge ad hoc nel 2010, e la cui motivazione è chiaramente di natura economica. Ma le esigenze di risparmio – sottolinea la Gilda – non possono ricadere sulle spalle degli alunni la cui formazione deve essere necessariamente di alto livello, in quanto consente l’accesso diretto al Conservatorio e all’Afam”.
“Ricordiamo che, con una sentenza del 2015, il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso di un gruppo di docenti e genitori del liceo musicale “G. Bruno” di Roma, ha disposto l’annullamento della nota ministeriale sull’assetto orario. Chiediamo dunque che il provvedimento del tribunale amministrativo venga reso esecutivo e – conclude la Gilda – ci uniamo agli ormai numerosi comitati di genitori che stanno raccogliendo firme in tutti i licei musicali d’Italia”.
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